Miliardari in media? I consumi negli USA faticano a tenere il passo con la domanda del mercato

 | 18.03.2024 00:22

Gli utenti dei social media che si dichiarano Bougie Broke condividono foto delle loro auto di lusso, dei loro abiti di alta moda, dei loro selfie in luoghi esotici e in ristoranti costosi. Eppure si lamentano di vivere di stipendio in stipendio e di non avere i mezzi per sostenere il loro stile di vita.

Bougie broke è come “stare al passo con i Jones”, spendere oltre le proprie possibilità per impressionare gli altri.

Bougie Broke ci offre uno sguardo sulla condizione finanziaria di un numero crescente di consumatori. Poiché i consumi personali rappresentano circa due terzi dell’attività economica, vale la pena di immergersi nella moda del Bougie Broke per capire se un ampio sottoinsieme della popolazione può continuare a consumare ai ritmi attuali.

Il divario di ricchezza

Prevedere i consumi personali è sempre complicato, ma nell’era post-pandemia è diventato ancora più difficile. Per capire il perché condividiamo una barzelletta raccontata da Mike Green.

Io e Bill Gates entriamo in un bar

Barista: “Wow, una coppia di miliardari in media!”.

Bill Gates, Jeff Bezos, Elon Musk, Mark Zuckerberg e altri miliardari ci rendono tutti molto più ricchi, in media. Purtroppo, non possiamo usare la media per pagare le bollette.

Secondo Wikipedia, Bill Gates è uno dei 756 miliardari residenti negli Stati Uniti. Molti di questi miliardari sono diventati molto più ricchi grazie alla pandemia, poiché le loro fortune di investimento sono proliferate.

Per apprezzare il divario di ricchezza, si consideri il grafico sottostante per gentile concessione di Statista. L’1% della popolazione statunitense detiene il 30% della ricchezza. Il 10% delle famiglie più ricche possiede i due terzi della ricchezza. La metà inferiore della popolazione rappresenta meno del 3% della ricchezza.