Morning adviser, BCE: taglio del tasso?

 | 07.02.2013 09:21

No, crediamo proprio di no. Un’azione di questo tipo in questo momento potrebbe portare a vendite pesanti di moneta unica, cosa che i tedeschi non crediamo vogliano, ma che dal punto di vista fondamentale sarebbe soltanto qualcosa di buono.

La domanda interna dell’area euro è infatti molto debole ed un tentativo di recuperare competitività sul piano internazionale sarebbe buono per la congiuntura europea ma le aspettative degli operatori non sono certo per un indebolimento strutturale della moneta unica, il che potrebbe rendere un evento come quello su cui ci stiamo ponendo domande, davvero pesante per la moneta unica.

Tuttavia, il direttivo della BCE potrebbe rimanere fermo su un nominale dello 0.75%, considerando il fatto che i tassi reali overnight sono ancora vicini allo zero (0.01% di media) e a questo punto sarà di fondamentale importanza ascoltare le parole pronunciate dal presidente della BCE all’interno della conferenza stampa che si terrà alle 14.30 durante la quale crediamo che non verranno comunicate grosse novità.

A meno di comunicazioni relative a futuri OMT, che per il momento sono ben lontani dall’essere richiesti dagli Stati periferici (almeno fino a quando si omogeneizzeranno i sistemi bancari) o a comunicazioni relative a miglioramenti dell’economia (cosa mai più lontana dall’essere vera), quello che ci verrà raccontato riguarderà con alta probabilità gli stessi fattori comunicatici nelle precedenti riunioni, senza quindi andare a sorprendere gli operatori.

L’unico fattore di rischio che vediamo per oggi riguarda l’unanimità o meno circa potenziali ritocchi ai tassi.

Se non dovesse esserci un 100% di votanti per un wait and see, questo potrebbe pesare sull’euro, che si trova per il momento lontano da quell’1.3700 fatto segnare sul finire di settimana scorsa.