Morning adviser, prese di profitto o risk off?

 | 05.02.2013 08:42

Dopo le forti corse del mercato commentate fino a ieri mattina il mercato ha corretto in maniera importante, sia sul fronte valutario che su quello azionario, con le materie prime che hanno reagito in maniera differente, oro su e petrolio in correzione.

Quello che è successo ieri può davvero farci ipotecare il 4 febbraio 2012 come un lunedì nero, con i mercati di borsa, soprattutto europei, in forte flessione e con l’indice italiano che è andato a perdere il 4.50%, tornando sotto quota 16,500.

Anche sul fronte americano e giapponese le diverse piazze finanziarie hanno chiuso con un segno meno, con lo S&P500 tornato sotto quota 1,500.00 ed il Dow Jones che molla quota 14,000 per tornare sotto 13,950.

Le incertezze politiche europee, con la Spagna sotto i riflettori a causa dello scandalo tangenti che hanno fatto richiedere le dimissioni del premier da parte dell’opposizione e con l’Italia in forte spolvero – negativo – in quanto le continue dichiarazioni che ci arrivano dai diversi leader politici fanno capire quanto poco sia inquadrabile, all’interno del disegno superiore di salvaguardia dell’euro, qualsiasi iniziativa comunicata all’ignaro popolo italiano che è chiamato ad eleggere i propri nuovi (scusate l’eufemismo) condottieri, fiduciosi che le promesse da campagna elettorale possano essere rispettate e che la situazione di austerity, tanto agognata in questi momenti, si vada a risolvere in fretta e brillantemente.

Speranze che, a guardare quello che è accaduto ieri, sembrano mal riposte.

Gli investitori in grado di muovere i grossi flussi di capitale hanno capito che il signor Mario Monti ha dovuto agire in questa direzione a causa degli accordi esistenti a livello europeo che vogliono rimettere in ordine i conti dei maggiori player economici europei per far sì che il progetto euro la smetta di scricchiolare (sui media si vuole archiviare, come da gentile richiesta tra le righe di Mario Draghi, il 2012 come l’anno di salvataggio dell’euro, ma siamo ancora lontani da poter avere questa certezza).

Le intenzioni però sono chiare: difendere strenuamente la struttura creata nell’ultimo decennio, e tutto quello che va contro a questo disegno, porta instabilità, in grado di far partire movimenti come quelli visti.

Movimenti che sono partiti appunto in Europa sul fronte Italiano e che hanno portato a decidere di prendere profitto su diversi lidi, che come accennato, avevano davvero corso tanto.