Nasdaq: cosa fare ora?

 | 14.09.2021 13:19


Nel grafico di oggi, ci soffermiamosu due particolari dell’indice Nasdaq.
 
Prima di andare al dunque, nel precedente articolo avevo scritto che si attuano strategie e tecniche operative per cavalcare la forza e si va a puntare il doppio dell’ampiezza del range.

In sostanza, se il mercato andava a rompere il riquadro evidenziato in rosso che ripropongo nel grafico di oggi, sarebbe stato interessante puntare ad un target ampio quanto tutto il riquadro.
 
Detto e fatto! Il mercato è andato in breakout. Ha rotto i minimi del primo riquadro rosso che vi evidenzio, per andare a caccia di altri minimi e per andare a costruire un secondo riquadro rosso, ampio quanto il primo. Target raggiunto!
 
Statisticamente è sempre interessante andare a guardare queste situazioni operative.
 
Andiamo ora a noi, e parliamo di futuro.
 
Caratteristiche del grafico che allego:
·       Time Frame: Hourly (ogni singola candela rappresenta una singola ora di contrattazione);
·       Orizzonte Temporale: 14 giorni (1-14 Set 2021).
 
Primo focus: Range dei prezzi.
Per comodità, lo evidenzio coi due rettangoli rossi.
Il mercato, nel mese di settembre ha spesso reagito proprio in quelle zone calde:
·       comprando sulle zone più basse del range;
·       vendendo sulle zone più alte del range;
 
Lo dicevo nel precedente articolo, e lo riscrivo perché il concetto non cambia.
Ovviamente stiamo parlando del range in oggetto e non del mercato di fondo.
Il mercato ha sempre fatto numerosi strappi al rialzo dopo le numerose fasi di Range.
La forza del Nasdaq è stata, è ancora e sarà immensa.
Ormai vediamo record su record letteralmente frantumati.
Ricordo quando nel marzo 2020 e nei successivi mesi parlavo di mercato rialzista in tutte le salse mentre le persone mi davano del matto perché leggevano gli articoli e le analisi spazzatura (il 99% di quello che troviamo online).
 
Secondo focus: Comprare giornalmente non è comunque banale e scontato.
Il mercato va spesso, a caccia di minimi importanti e di supporti, e di “polli da spennare” prima di ripartire.
Se osserviamo i ripetuti ritracciamenti (movimenti al ribasso), impattano per centinaia di punti.
Aver preso solo alcuni di questi andamenti mentre eravamo in posizioni di acquisto, avrebbe azzerato il nostro conto considerando l’effetto leva. Ricordiamoci che una discesa del 2%, con effetto leva 1:30 equivale ad una discesa del 60%.
 
Le strade sono 3:
·       nel breve periodo: provare a comprare la zona bassa dei prezzi (secondo riquadro da sx a dx), e liquidare sulla zona alta (secondo riquadro da sx a dx);
·       nel medio periodo: provare a comprare la zona bassa dei prezzi (secondo riquadro da sx a dx), e liquidare sulla zona alta (primo riquadro da sx a dx);
·       se le due zone non dimostrano forza, addirittura provare a vendere (sempre e solo nel breve periodo)
 
Conclusione:
 
Chi fa operazioni di breve periodo (giornaliere, settimanali, mensili), può provare a comprare sfruttando ogni forza al rialzo e sfruttando le zone dei range evidenziati.
 
Chi fa operazioni di brevissimo periodo (orarie) come me e tutti i ragazzi che seguo nel mio team, può provare a prendere le due direzioni nel breve (long o short che sia).
 
Nel lungo periodo, la direzione è sempre la stessa: LONG.