Newmont avvantaggiato dalle tensioni globali che spingono oro e titoli minerari
Andy Hecht | 22.02.2022 15:04
L’oro è stato la prima materia prima a raggiungere un nuovo massimo storico con la pandemia di COVID-19 che ha innescato un’ondata di liquidità dalle banche centrali ed uno tsunami di stimoli governativi.
Newmont Goldcorp (NYSE:NEM) è un importante produttore di oro. Le azioni NEM salgono o scendono insieme al prezzo del metallo prezioso.
Un pattern a cuneo nell’oro minaccia un rialzo maggiore
Da un punto di vista tecnico, l’oro sta assimilando la mossa al massimo storico dell’agosto 2020 di 2.063 dollari ed è in consolidamento negli ultimi 18 mesi. Dopo aver raggiunto il picco storico, il prezzo si è corretto ad un minimo di 1.673,30 dollari l’oncia nel marzo 2021, un crollo del 18,9%. Dopo aver toccato il bottom del marzo 2021, il prezzo ha continuato a registrare massimi più bassi, ma ha anche cominciato un pattern di minimi più alti.
Fonte: CQG
Il grafico settimanale mostra la formazione a cuneo di massimi e minimi più bassi, che riduce il range di trading dei future dell’oro dal massimo del 2020. Nel 2020, l’oro era scambiato in un range di 612,10 dollari che, nel 2021, si è ridotto a 289,20 dollari. Finora, quest’anno, il range di trading dal minimo al massimo è di 129,30 dollari l’oncia.
I future dell’oro sono stati scambiati al massimo di 1.908,10 dollari per il contratto COMEX a scadenza più immediata il 21 febbraio. Il prezzo ha superato il primo livello di resistenza tecnica al massimo di metà novembre 2021 di 1.879,50 dollari.
Il prossimo obiettivo è il massimo del giugno 2021 di 1.916,20 dollari, che confermerebbe un breakout tecnico sul mercato dei future dell’oro. Una mossa confermata sopra la resistenza potrebbe generare un’ondata di acquisti tecnici e di trend, con i partecipanti dei mercati che fanno incetta del metallo prezioso. Una fine del consolidamento potrebbe spingere l’oro a nuovi massimi storici, poiché i fondamentali supportano prezzi più alti.
Il trend a lungo termine resta rialzista - Economia e politica supportano un prezzo dell’oro più alto
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Fonte: CQG
Il grafico trimestrale mostra il mercato rialzista dell’oro iniziato nel 1999. Il supporto tecnico è ben lontano dall’attuale livello, al minimo del luglio 2018 di 1.161,40 dollari, con il livello di marzo 2021 di 1.673,30 dollari come supporto a più breve termine. Al livello di 1.900 dollari l’oncia alla fine della scorsa settimana, l’oro era solo 163 dollari al di sotto del massimo storico dell’agosto 2020 e 226,70 dollari al di sopra del minimo del marzo 2021.
Gli indicatori tecnici sono diventati positivi per l’oro e i fondamentali supportano un prezzo più alto. La situazione in Ucraina che potrebbe scatenare una guerra è rialzista per l’oro. Non c’è una guerra in Europa da oltre tre quarti di secolo. Il panorama geopolitico resta teso. Nel frattempo, la Cina continua a procedere verso la riunificazione con Taiwan, il che rende il panorama geopolitico pericoloso su due fronti, in Europa e in Asia.
L’indice IPC di gennaio al 7,5%, con la lettura core che esclude i costi di alimentari ed energetici al 6,0%, e l’indice IPP al 9,7%, ci dicono che l’inflazione infuria. Le condizioni economiche sono al massimo di oltre quattro decenni. L’oro è un barometro geopolitico e inflazionario e il contesto attuale potrebbe innescare un rally a nuovi massimi storici nelle settimane e nei mesi che verranno.
I minatori di oro offrono una leva al prezzo dell’oro
Le società minerarie di oro estraggono il metallo dalla crosta terrestre e investono considerevoli capitali su progetti minerari, creando una leva per il prezzo dell’oro. I titoli di compagnie minerarie di oro tendono ad andare meglio quando il metallo sale e peggio quando il prezzo dell’oro scende.
Newmont è un importante produttore di oro
Fonte:
Il grafico mostra la posizione di NEM come la principale società mineraria di oro in Nord America. A 67,67 dollari ad azione, NEM ha una market cap di oltre 53,96 miliardi di dollari e sono scambiate in media oltre 7,5 milioni di azioni al giorno. NEM paga agli azionisti un dividendo da 2,20 dollari, che si traduce in un rendimento del 3,25%.
Fonte: Yahoo (NASDAQ:AABA) Finance
Il grafico mostra il trend positivo di NEM per quanto riguarda ricavi ed utili.
Livelli da seguire nelle azioni NEM
Fonte: Barchart
Come mostra il grafico, il supporto tecnico si trova al minimo del dicembre 2021 di 52,60 dollari, con la resistenza al massimo del maggio 2021 di 75,31 dollari.
Nel 2020, i future dell’oro COMEX sono schizzati dal minimo di marzo di 1.450,90 dollari al massimo di agosto di 2.063 dollari, un’impennata del 42,2%. Nello stesso periodo, le azioni NEM sono passate da 33,00 a 72,22 dollari, un’impennata del 118,8%: il maggiore produttore di oro ha registrato oltre il doppio del rialzo percentuale del mercato dei future dell’oro.
Leva, rendimento e un breakout dell’oro sono motivi validi per pensare di aggiungere NEM ad un portafoglio nell’attuale clima economico e geopolitico.
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