Nio quotata anche a Hong Kong. Si riduce il rischio politico

 | 01.03.2022 14:50

Dal 10 marzo le azioni della società cinese che produce auto elettriche saranno negoziabili anche sulla Borsa asiatica: l’eventuale delisting da Wall Street ora non fa più paura. Il 24 marzo saranno diffusi i risultati del 2021: attesa una crescita dei ricavi del 120% a 5,6 miliardi di dollari.

Balzo del titolo che sale del 9,1% a 22,84 dollari.

Impennata di Nio (NYSE:NIO) a Wall Street: lunedì 28 febbraio il titolo del produttore cinese di auto elettriche di lusso ha chiuso in rialzo del 9,1% a 22,84 dollari grazie alla notizia che dal prossimo 10 marzo il titolo sarà scambiato anche alla Borsa di Hong Kong, al termine delle procedure di “secondary listing”. La giornata è stata positiva per l’intero comparto dei produttori di EV (electric vehicles), con gli investitori che scommettono su un’accelerazione degli investimenti pubblici in Europa e in Usa a favore della mobilità elettrica per ridurre il più rapidamente possibile la dipendenza dal petrolio della Russia. Tesla (NASDAQ:TSLA) è salita del 7,4%, forti rialzi anche per Li Auto, Lucid Group e Rivian Automotive.

Non ci sarà vendita di nuove azioni, nessun rischio di diluizione.

La quotazioni di Nio a Hong Kong avverrà senza la vendita di nuove azioni: non è previsto un aumento di capitale, non ci sarà diluizione per gli attuali azionisti. La mossa mira a ridurre il rischio tutto politico che oggi grava sulle società cinesi quotate in America, che si trovano prese fra due fuochi. Infatti, uno dei capitoli del confronto/scontro ad ampio raggio fra gli Stati Uniti e la Cina è la richiesta delle autorità Usa che tutte le società straniere che vogliono restare quotate a Wall Street si adeguino alla trasparenza contabile dell’American Auditing Standards (AAS). In caso contrario, rischiano il delisting, una minaccia echeggiata più volte, ma per ora mai applicata. Dall’altra parte il governo di Pechino ha vietato alle società cinesi di diffondere i dati richiesti dall’AAS per motivi di sicurezza nazionale.
Se quindi la permanenza di Nio a Wall Street dovesse diventare impossibile, la quotazione a Hong Kong diventa una valida ciambella di salvataggio per gli azionisti, che potranno continuare a scambiare le stesse azioni sulla Borsa asiatica.

Dall’inizio dell’anno il titolo è sceso del 30%.

Il rischio del delisting è uno degli elementi che più ha pesato sulle quotazioni di Nio, che dall’inizio dell’anno è scesa del 30% e negli ultimi 12 mesi si è dimezzata. Come tutte le altre società tech ad alto tasso di crescita, Nio ha sofferto anche per la prospettiva di aumento dei tassi di interesse.
Jeff Chung, analista di Citigroup (NYSE:C), ha scritto: “Con questa notizia dovrebbe ridursi il rischio politico di Nio che ha preoccupato il mercato negli ultimi sei mesi”. La raccomandazione di Chung è Buy e il suo target price a 87 dollari è il più alto fra gli analisti di Wall Street, secondo i dati di Bloomberg. Dei 24 analisti censiti da Market Screener, ben 20 consigliano di comprare le azioni Nio e quattro hanno una raccomandazione Hold. La media dei target price è 52 dollari.

Atteso nel 2022 un balzo dei ricavi a 10 miliardi di dollari.

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Nio annuncerà il 24 marzo i risultati del quarto trimestre e dell’intero esercizio 2021. Il consensus punta per l’intero anno a ricavi pari a 5,6 miliardi di dollari, in crescita del 120% sul 2020, e una perdita di 1,3 miliardi di dollari. Per il 2022 gli analisti si aspettano un balzo dei ricavi a 10 miliardi di dollari e una perdita ridotta a soli 350 milioni di dollari. Nio dovrebbe arrivare all’utile di esercizio nel 2023 (250 milioni), anno in cui i ricavi dovrebbero salire a 15,5 miliardi.
Nio ha comunicato stamattina di avere venduto a febbraio 6.131 veicoli, in crescita del 9,9% sullo stesso mese del 2021. Dall’inizio dell’anno le auto vendute sono 15.783 (+23% sullo stesso periodo dell’anno scorso). Nel quarto trimestre dell’anno scorso Nio ha venduto 25.000 vetture (+44% sul quarto trimestre 2020). La società ha fatto sapere che il rallentamento delle vendite di febbraio è in parte legato alle festività del Capodanno cinese e ai lavori fatti per preparare le linee alla produzione del nuovo modello ET7 che partirà a marzo.
Nio ha avuto a lungo multipli di Borsa paragonabili a quelli di Tesla, ma negli ultimi sei mesi gli andamenti di Borsa delle due società si sono divaricati: oggi il Valore di impresa (Enterprise Value) di Nio è pari a 3,1 volte i ricavi attesi nel 2022, mentre l’EV di Tesla è pari a 10,8 volte i ricavi.

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