Non fa più notizia. Ecco cosa sta succedendo al dollaro...

 | 11.12.2014 11:04


Lo so, ormai non fa più notizia. Eppure ci tengo a segnalarvi che anche Brasile (membro dei BRICS) e Uruguay hanno firmato un accordo interno che prevede l'esclusione del dollaro americano dalla maggior parte degli scambi commerciali, in favore delle valute locali (il Real Brasiliano e il Peso Uruguayano).
Brasile e Uruguay, pertanto “scaricano” il dollaro americano dalle loro relazioni bilaterali commerciali.
Il Governatore della Banca Centrale Brasiliana, Alexandro Tombini e il suo omologo uruguayano Alberto Grana, ritengono che con questo accordo i due paesi rafforzeranno le relazioni commerciali tra tutti i paesi dell’America Latina. Un passo verso l'”indipendenza monetaria” dal dollaro e dai vecchi meccanismi di regolazione commerciale instaurati dagli USA in America del Sud.
I nuovi accordi valutari tra Brasile e Uruguay potrebbero essere presto estesi ad altri paesi, come Paraguay, Bolivia e Venezuela.
All’inizio di quest’anno Russia e Cina avevano controfirmato accordi bilaterali per commerciare in Rubli e Yen emarginando il dollaro americano nella bilancia commerciale tra i due paesi. Sembrava una follia, eppure ora sono molti i Paesi che li stanno seguendo nel fuggi-fuggi dalla nave che affonda.
La Cina ha già stipulato accordi commerciali con Australia e Germania per escludere il dollaro all’interno delle rispettive trattative economiche e finanziarie.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, con gli accordi Bretton Woods, il dollaro americano (agganciato all’oro) fungeva da valuta di riserva globale garantendo la stabilità del sistema economico e finanziario.
Ora le cose stanno per cambiare.
La maggior parte delle nazioni intende stabilire accordi di commercio-bilaterale diretti per facilitare la crescita economica reciproca, senza transitare tramite il “dollaro” come valuta “intermediaria” all’interno dei reciproci rapporti commerciali.
Questo processo si sta intensificando anche a causa della sfiducia del sistema economico globale nel dollaro a titolo di valuta di riserva.
È vero, il dollaro americano si è rafforzato contro tutte le valute negli ultimi tre mesi.
Ti invito però a guardare il contorno delle quotazioni, cioè quell'insieme di parametri che ne forzerà il trend in futuro (quali appunto il numero di Paesi che sta abbandonando il dollaro come valuta di scambio, l'ingenete debito statunitense, l'emergere delle economie asiatiche,...).
Se lo farai capirai: per il dollaro non c'è più speranza.

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