Nuove tariffe USA, crolla la propensione al rischio

 | 11.07.2018 10:19

Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Dopo il primo colpo sparato dagli Stati Uniti lo scorso venerdì (le tariffe di $ 34 miliardi e l’immediata risposta della Cina), Donald Trump avrebbe pronti nuovi dazi del 10% su $ 200 miliardi di merci cinesi.

Ora ci sarà una consultazione di circa 2 mesi, ma tutto lascia pensare che sarà approvato. Come reagirà il colosso asiatico? Pechino ha già fatto sapere che ci saranno contromisure, ma potrebbe non avere la stessa potenza di fuoco annunciata dagli USA.

La reazione del mercato è stata quella di prendere profitto dopo i recenti guadagni e spostare i capitali verso asset rifugio.

Ovviamente sono scesi dei rendimenti globali, lo yen e il dollaro USA si fanno preferire sui mercati valutari e l’equity è già in fase di correzione.

Sappiamo però che l’argomento è tema dominante da tempo e quindi potrebbe anche trattarsi di una reazione emotiva, temporanea. Sarà interessante capire fino a che punto questo movimento andrà avanti, poiché l'impatto negativo sembra diminuire ogni volta che vengono annunciate nuove tariffe.

La forza dello yen non è così incisiva come altre volte e anche il dollaro non sembra avvantaggiarsi troppo.

Wall Street chiudeva la giornata di ieri con l’SP 500 + 0,3% a 2794 punti, ma con i futures in forte contrazione (SP 500 -0,8%) e mercati asiatici in sofferenza ( Nikkei -1,2%).

Anche i mercati europei appaiono nettamente più deboli, ma la pressione di vendita non è ancora eclatante.

Sul fronte valutario da segnalare anche l’indebolimento dell’Aussie e del Kiwi mentre l’XAU/USD – sul Dollaro in ripresa – perde quota.

Il WTI/USD è stato leggermente più debole in apertura.

L'inflazione degli Stati Uniti sarà il tema dominante della giornata. Il PPI è atteso al + 3,2% (da + 3,1%) e si prevede che anche l'IPP core salirà al + 2,6% (da + 2,4%).

Poi avremo la decisione in tema di politica monetaria della Bank of Canada alle ore 16, coi tassi che dovrebbero salire a + 1,50% (da + 1,25%).

Le scorte di petrolio delle ore 16:30 dovrebbero darci un valore di -4,5 milioni di barili (dopo la sorpresa della settimana precedente di + 1,3 milioni di barili), con distillati a + 1,4 milioni di barili (+ 0,1m la settimana scorsa) e benzina -1.0m (-1.5m la settimana scorsa).

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