Nuovo record per il Nasdaq e un primo segnale di allerta
Riccardo Zarfati | 06.04.2017 09:32
Il Nasdaq 100, l’indice ristretto dei principali titoli tecnologici USA, ha fatto ieri nuovi massimi storici, con 5478 punti. Da inizio anno il progresso è superiore all’11%, uno degli indici migliori al mondo per performance, sicuramente il migliore dal punto di vista grafico.h3 Nasdaq 100 analisi giornaliera/h3
La chiusura è stata tuttavia il leggero negativo, con vendite arrivate dopo la lettura delle minute FED che hanno amplificato i timori di una riduzione del proprio bilancio in anticipo rispetto ai tempi, accelerando così il processo di “normalizzazione” della politica monetaria.
Sui grafici si forma così una potenziale candela di debolezza, che se confermata con la rottura dei minimi di ieri potrebbe dar luogo ad una correzione nelle prossime giornate.
Da notare una decisa divergenza negativa sull RSI, che dovrebbe portare in zona ipervenduto nel breve. In caso di verifica dello scenario, il primo supporto è in area 5250, poco sotto la media mobile veloce ed in concomitanza di un gap aperto ad inizio febbraio.
Anche MACD in decisa divergenza ribassista, nonostante il uovo massimo ed il deciso trend rialzista che è tuttora attivo. Un segnale comunque di indebolimento del forte trend in atto.
Anche sul grafico settimanale si va formando una potenziale candela di ritracciamento, ma ovviamente bisogna attendere la conclusione della settimana prima di tentare di identificare il possibile movimento. La visione settimanale ci permette comunque di identificare le principali aree di supporto in caso di debolezza nelle prossime settimane. Confermata area 5250 come prima soglia critica, dove peraltro passa la prima trendline rialzista tracciabile, quella più ripida. 5090 supporto ancora più rilevante, ideale area di acquisto per tentare di seguire nel breve il trend rialzista di questo indice. RSI naturalmente in forte area di ipercomprato, ma su trend così bene impostati non è una indicazione molto affidabile. Nel senso che potrebbe rimanere su quei livelli per molte settimane ancora (o scaricare l’eccesso con un andamento laterale dei prezzi).
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Il trend è fortemente al rialzo e non vi sono al momento significativi segnali di inversione, ma solo timidi alert sugli oscillatori in divergenza negativa. Per cui non è da escludere un qualche assestamento nel breve, con 5250 ed eventualmente area 5100 i primi livelli da monitorare. In generale eviterei di impostare operazioni sulla forza in questo contesto, preferibile tentare tentativi rialzisti sulla debolezza,guardando ai livelli citati.
Riccardo Zarfati
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