Marco Bernasconi | 29.06.2021 10:07
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Nel video in basso l'analisi completa con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.
A Wall Street si dice:
“La ragione più stupida del mondo per acquistare un’azione è il fatto che la sua quotazione stia salendo.”
Warren Buffett
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è salito del +0,23%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono misti: Nasdaq -0,24%, per l’S&P 500 -0,08% e per il Dow Jones +0,04% circa.h5 Perché il mercato ha chiuso in modo misto nell’ultima sessione a Wall Street?/h5
Cosa invece non ha aiutato il mercato nell’ultima sessione?
Il mercato azionario sta avendo il sostegno dell’ottimismo secondo cui un ritmo più rapido delle vaccinazioni in tutto il mondo contro il Covid porterà a un allentamento delle restrizioni e continueranno a stimolare l’attività economica.
Nuovo record storico del Nasdaq… leggi qui perché!
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi:
Fino a ieri i prezzi delle azioni sembravano costosi per alcuni investitori dopo essere aumentati più velocemente dei profitti aziendali. Ovviamente l’inflazione rimane una preoccupazione, anche se noto che sempre più investitori si sono avvicinati alla visione della Federal Reserve che sarà solo un problema temporaneo.
Gli economisti si aspettano che i numeri dei posti di lavoro statunitensi di venerdì mostrino che i datori di lavoro hanno aggiunto 700.000 posti in più rispetto a quelli persi a giugno. Si tratterebbe di un cambio di marcia dopo un paio di mesi di deludente lentezza nelle assunzioni. Si aspettano anche che il rapporto mostri che i guadagni orari medi sono saliti del 3,7% a giugno rispetto al 2020.
Faccio notare che questo non sarebbe gradito al mercato. Un forte aumento dei salari sarebbe per i mercati una preoccupazione ancora maggiore per l’inflazione rispetto al recente rialzo dei prezzi delle materie prime. I prezzi del petrolio, del legname e di altre materie prime possono salire e scendere rapidamente, mentre i guadagni salariali tendono ad essere più durevoli.
Ci avevano fatto credere che con la vaccinazione di massa avremmo detto addio al Covid19.
Non è ancora arrivato quel momento.
Questa maledetta variabile Delta, sta mettendo a rischio le economie dei paesi che al momento sono ancora indietro con le campagne vaccinali.
Con due dosi di vaccino risultiamo protetti e l’organismo risponde piuttosto bene contro la variabile delta, ma essere vaccinati a metà sembra non essere ancora abbastanza per evitare i contagi e rendere immuni le popolazioni dal Covid19.
Si sta creando una divisione tra quei paesi in cui la seconda vaccinazione viene somministrata nei canoni e gli altri che sono costretti ad adottare misure dirette a ridurre i contagi che si concretizzano in ulteriori limitazioni e vincoli per chi si sposta in aereo e misure di lockdown interne.
E quindi cosa è accaduto nei mercati?
Sono tornati di moda i titoli tecnologici. E così, i titoli famosi in tempi di pandemia, sono tornati in voga. Basti guardare ai grafici di Amazon (NASDAQ:AMZN), Netflix (NASDAQ:NFLX) e Zoom per farsi un’idea del ritorno di interesse su questo segmento.
In pratica, l’avvento della variabile delta, ci riporta indietro nel tempo, in termini di performance settoriale e di stock picking a ripercorrere i momenti vissuti nella prima fase della pandemia, periodo in cui a sovra performare erano i titoli “Growth” (farmaceutici e tecnologici) e a sottoperformare in modo significativo proprio i titoli del settore viaggi e divertimento.
Per verificare la qualità del mio lavoro vi consiglio di visitare la mie pagine statistiche.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha perso il -0,47%, adesso vale 2.323,45.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,482% dall’1,522% della sessione precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1680$ dollari l’oncia ha guadagnato 93$ ed adesso si attesta sui $1773 dollari.
Il prezzo del greggio americano è sceso di 39 centesimi e adesso vale a $72,52 dollari al barile.
L’indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 15,76 molto vicino al minimo di 15,04 nuovo minimo degli ultimi quattro anni e lontano dal massimo recente dell’ultimo mese di 21,82.
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