Nvidia sotto la lente: farà un tonfo come Cisco o volerà come Apple?

 | 19.02.2024 15:23

Mercoledì arriveranno i dati del quarto trimestre, con un utile stimato di 10,4 miliardi di dollari rispetto a 1,4 miliardi di un anno fa.  Tutti gli analisti hanno raccomandazioni positive, ma frenano sui target price: i timori di una possibile bolla nell’AI

Oggi Nvidia capitalizza 39 volte gli utili stimati per il 2025

L’appuntamento più importante della settimana per i mercati finanziari di tutto il mondo è per mercoledì 21 febbraio, dopo la chiusura di Wall Street,  quando NVIDIA Corporation (NASDAQ:NVDA) renderà noti i risultati del quarto trimestre dell’esercizio 2023-2024, chiuso lo scorso 31 gennaio.
Il consensus degli analisti si aspetta che il produttore di chip, le cui azioni hanno guadagnato il 50% dall’inizio dell’anno,  annunci un Eps (utile per azione) di 4,2 dollari, in fortissimo aumento rispetto ai 57 centesimi di 12 mesi fa. I ricavi sono previsti a 20,5 miliardi, dai 6,0 miliardi del quarto trimestre 2022-‘23.  L’utile del trimestre è stimato a 10,4 miliardi di dollari, contro gli 1,4 miliardi dello stesso periodo di un anno fa.
Sono questi i numeri alla base del rialzo del 250% negli ultimi 12 mesi, rialzo che ha portato Nvidia a valere 1.794 miliardi di dollari e raggiungere la terza posizione nella classifica delle società con maggiore capitalizzazione di Borsa, dietro a Microsoft (NASDAQ:MSFT) e ad Apple (NASDAQ:AAPL).
Al prezzo delle azioni di oggi (725 dollari) Nvidia vale circa 39 volte gli utili stimati per 2025, un multiplo che si potrebbe definire “moderato” per una società che sta crescendo a un turbo-ritmo del genere, spinta dalla diffusione dell’intelligenza artificiale. I ricavi dell’intero 2023-‘24 dovrebbero segnare +121% rispetto all’esercizio precedente, quelli del 2024-‘25 sono stimati in crescita del 58%, e la redditività (utile in percentuale dei ricavi) dovrebbe salire nei tre esercizi dal 16% al 47% e al 49%.

Analisti timorosi dopo un rialzo pirotecnico

Fra gli analisti non si trovano ribassisti: su 53 esperti che coprono il titolo, 49 consigliano di comprare le azioni (raccomandazioni Buy o Outperform) e i restanti quattro dicono comunque che Nvidia va tenuto in portafoglio (Hold). Ma è sul target price che casca l’asino. Dopo un rialzo pirotecnico gli analisti si fanno timorosi e la media dei prezzi obiettivi si ferma a 735 dollari, vale a dire solo l’1% in più del prezzo attuale.
E’ una contraddizione frutto di un’incertezza enorme: nessuno sa con quanta forza proseguirà la domanda dei superchip per AI, quelli che Nvidia produce praticamente in esclusiva. Gli esperti che cercano ispirazione nella storia degli ultimi 30 anni trovano due esempi opposti: quello di Cisco e quello di Apple. 

Il confronto con Cisco: è tutta questione di timing

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Portata alle stelle dal boom di Internet della seconda  metà degli Anni ‘90, Cisco  si è poi bruscamente sgonfiata nei primi Anni 2000 una volta il suo prodotto di punta, il router, è diventato facilmente reperibile sul mercato. Il grafico qui sotto realizzato dal Financial Times mette a confronto i rialzi di Cisco e Nvidia.