NVP: riprese televisive da magia, non solo per lo sport
Websim Websim | 12.05.2020 17:57
Da un garage in Sicilia alla gestione della regia di eventi sportivi su scala internazionale: un sogno diventa realtà. Questa è la storia di Nvp (MI:NVPP) e dei tre fratelli - Ivan, Natalino e Massimo Pintabona - che l’hanno fondata nel 2007 a San Piero Patti, in provincia di Messina. Ivan è a capo della ricerca e sviluppo, Natalino è presidente e direttore dell’area commerciale e Massimo è amministratore delegato. Ora sono alla testa di una società che nel 2019 ha fatturato 7,3 milioni di euro (+59% sul 2018) e punta, negli anni a venire, a crescere per linee esterne e interne.
Nvp, che conta tra i suoi clienti grandi realtà come Sky, Mediaset, Rai, IMG, Infront, OBS, Sportcast e ITV Movie, si occupa principalmente delle riprese tv di parte delle partite di Serie A. Ma non c’è solo il calcio e non c’è solo lo sport.
Di recente la società è stata scelta da Obs - il broadcaster dei giochi Olimpici di Tokyo - per seguire la gara di cross country, per la quale ci vogliono 44 telecamere collegate a un’unica regia mobile ad altissima definizione. L’emergenza coronavirus ha sospeso tutto, ma se ne riparlerà il prossimo anno.
La società messinese ha seguito eventi come gli Internazionali di Tennis, la MotoGp e la Superbike, inoltre sta ampliando le collaborazioni per la regia di importanti trasmissioni televisive.
Dallo scorso dicembre Nvp è quotata in Borsa su Aim Italia, il mercato delle piccole e medie imprese. Con l’IPO ha raccolto 10,3 milioni di euro, un propellente perfetto per alimentare l’espansione anche attraverso acquisizioni. “Vogliamo portare avanti una crescita sia per linee esterne che interne al fine di aumentare la nostra capacità produttiva”, racconta a Websim l’a.d. Massimo Pintabona, “per questo ci piacerebbe acquisire aziende del nostro stesso settore che siano già organizzate. Non devono essere troppo grandi, diciamo tra i 3 e i 7 milioni di fatturato. All’estero, invece, vorremmo acquisire almeno un’azienda, ma in settori adiacenti al nostro. Non solo regia, quindi.
L’idea è ampliare e innovare i nostri servizi, motivo per cui abbiamo anticipato i tempi della quotazione in Borsa”. Anche se l’officina creativa rimane ancora a San Piero Patti, il gruppo negli ultimi anni si è strutturato su scala nazionale. Così a Milano ha sede l’ufficio di post produzione, mentre a Roma si trova il magazzino logistico.
“Il nostro vero punto di forza”, prosegue Massimo, “è la capacità di prendere il meglio di ogni tecnologia sul mercato e adattarla in base alle esigenze del cliente nella realizzazione dei nostri Ob Van, le regie mobili che troviamo spesso fuori dagli stadi. Siamo stati la prima azienda in Italia ad avere un mezzo capace di utilizzare la tecnologia 4k hdr (l’alta definizione Hd, ndr). Al momento, siamo impegnati nella costruzione di un’altra unità 4k hdr. Questo nostro ruolo di pionieri in Italia ha fatto sì che il mercato ci riconoscesse una leadership tecnologica”.
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La capacità di padroneggiare le più recenti tecnologie aveva procurato un’importante collaborazione per i giochi Olimpici di Tokyo 2020. Però il coronavirus ha interrotto tutto nel mondo sportivo: “Noi siamo stati l’ultima azienda a produrre una partita di Serie A, Sassuolo-Brescia”, ricorda l’amministratore delegato, “ora molti grossi contratti sono stati posticipati nel secondo semestre dell’anno. È chiaro che un impatto ci sarà, perché non si riusciranno a recuperare tutti gli eventi. Però è anche vero che in queste settimane di fermo siamo riusciti a ottimizzare la nostra organizzazione interna. Sono stati ridotti i costi di struttura e abbiamo accelerato la lavorazione di altri progetti in sviluppo: al punto che molti di questi saranno pronti già a luglio o agosto e non nel 2021 come previsto”.
La recente quotazione ha fatto sì che la liquidità necessaria a sviluppare i nuovi progetti non mancasse. “Il nostro nuovo Ob Van sfrutterà le connessioni a bassa latenza della fibra ottica e del 5g per offrire nuovi servizi personalizzati all’utenza finale: dalla realtà aumentata, all’intelligenza artificiale per arrivare a servizi con i quali si potrà interagire con il prodotto”. Il tutto sarà realizzato attraverso partnership con i fornitori di servizi cloud e di connettività. L’amministratore delegato ne è sicuro: “Sarà la televisione del futuro”.
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