Gabriel Debach | 30.08.2023 09:30
Il recente tono più "falco" espresso da Jerome Powell a Jackson Hole sembra aver avuto un impatto positivo sui mercati finanziari. I titoli azionari hanno registrato tre sedute consecutive in territorio positivo, riflettendo un sentimento ottimista degli investitori. Dopo un solido guadagno all'inizio della settimana, i mercati azionari hanno continuato a salire martedì, trainati anche da una nuova lettura positiva sul mercato del lavoro statunitense. Questi fattori hanno contribuito a generare ottimismo sulla possibilità di un minore intervento della Fed. Tra il rinnovato entusiasmo cinese e il rallentamento americano (sebbene quest’ultimo non sembri essere una notizia positiva) i rendimenti più elevati dei Treasury decennali improvvisamente non sembrano più una preoccupazione così grande.
Per tutta la seduta di ieri i principali listini globali sono stati scambiati in territorio positivo, i prezzi del greggio e dell’oro sono saliti, così come le obbligazioni, le criptovalute sono volate e la leadership settoriale è stata in gran parte trainata dai settori ciclici, riflettendo un tono più ottimistico in un regime di "bad news is good news".
L'ultimo impulso positivo sui mercati azionari è stato innescato dalla nuova valutazione delle aperture lavorative statunitensi (JOLTS), diventando così l'ultima fonte di ottimismo mentre si attendono le maggiori letture sul mondo del lavoro previste per questo venerdì. Nello specifico, le nuove opportunità di lavoro si sono attestate a 8,8 milioni, segnando il livello più basso dal marzo 2021. Questo calo rappresenta in modo eloquente il segnale che la domanda di lavoro sta entrando in una fase di stabilizzazione, portando con sé un allentamento delle pressioni nella crescita salariale. A tal riguardo anche il tasso di dimissioni è sceso ai livelli del 2010, il che è positivo per attenuare la crescita dei salari (che è ancora elevata, pari al 4% su base annua). Un punto di particolare interesse è l'impatto di queste dinamiche sul radar della Federal Reserve. I dati suggeriscono che le misure di restrizione monetaria attuate stanno ora permeando il mercato del lavoro, un risultato che dovrebbe indubbiamente riscuotere l'approvazione della stessa Federal Reserve. Attualmente, si registra un saldo di quasi 2,986 milioni di posti vacanti rispetto al numero di individui disoccupati. In altre parole, vi sono 1,51 opportunità lavorative disponibili per ogni individuo senza impiego, una statistica che Jerome Powell ha diligentemente enfatizzato in vari discorsi ufficiali. Questo quadro sottolinea ulteriormente il progressivo ripristino dell'equilibrio nel mercato del lavoro e fornisce un indicatore tangibile della trasformazione in corso.
Inoltre, il sondaggio del Conference Board sui consumi di agosto, pubblicato sempre ieri, ha mostrato i primi segnali di indebolimento del sentimento dei consumatori statunitensi. Le aspettative dei consumatori sono diminuite dopo un miglioramento durante l'estate. Per quanto riguarda gli indici di fiducia dei consumatori, sono emersi segnali di debolezza sia nella valutazione della situazione attuale che nella componente delle aspettative future, analogamente ai segnali precedenti dell'Università del Michigan e dei PMI.
Chiusura in positivo anche sul mercato Health Care, nonostante ieri il governo americano abbia nominato 10 farmaci i cui prezzi saranno rivisti a negoziazioni. Gli Stati Uniti si trovano ad affrontare i prezzi dei farmaci più elevati al mondo, ma martedì hanno segnato un passo epocale verso il loro abbassamento. Le grandi aziende farmaceutiche, tra cui eToro
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