Pietro Di Lorenzo | 22.10.2018 12:03
Il Ftse Mib disegna una white spinning top che mostra timidi segnali di reazione dopo che i prezzi hanno toccato 18.754 punti ovvero il livello più basso dal 27 febbraio del 2017. In sostanza l’indice si è rimangiato in poco più di 5 mesi (il 7 maggio valeva 24.544 punti) il rialzo che aveva realizzato da gennaio 2017 nei successivi 16 mesi.
Considerando che il FtseMib si è apprezzato del 9% circa nei primi 4 mesi del 2018 (mostrando maggior forza relativa rispetto ai principali mercati mondiali) l’impressione è che la luna di miele dei mercati sia finita non appena gli operatori hanno fiutato la formazione di un governo guidato dai 2 partiti meno “filo europei”.
Le tensioni sui nostri titoli di Stato confermano questa analisi e la performance del 2018 di alcuni titoli bancari solidi come Intesa (-28.37%) Unicredit (MI:CRDI) (-25.99%) Mediobanca (MI:MDBI) (-16.72%) evidenziano le difficoltà dei titoli finanziari detengono circa 1/3 del nostro debito pubblico) che si sono acuiti nelle ultime 4 settimane (-13% di FtseMib) a seguito della presentazione del DEF.
Un investitore non dovrebbe far politica, focalizzandosi solo sulle opportunità che offrono i mercati! Ma in realtà in questa fase l’andamento dell’indice italiano è legato a doppio filo all’atteggiamento che avrà il governo nei confronti delle istituzioni finanziarie (comprese le banche d’affari dopo il recente downgrade di Moodys).
Per questo è inevitabile fare una analisi di scenario politica: l’impressione è che ci sarà una certa rigidità almeno fino al 26 Maggio 2019, data delle elezioni europee in cui ci sarà una sorta di primo per il Movimento 5 Stelle e la Lega che dopo l’exploit dello scorso 4 marzo potranno vedere come è stato l’impatto sull’elettorato dei loro primi mesi di governo.
Operativamente, fino ad allora, meglio prendere posizioni tattiche piuttosto che strategiche sfruttando la volatilità con operazioni di corto respiro
Fra i titoli del S&P MIB 40 interessanti per la prossima seduta, segnaliamo fra le INDICAZIONI UFFICIALI:
Nulla
Segnaliamo fra le IDEE DI TRADING:
LEONARDO (MI:LDOF) testa ancora il supporto in area 9.6€ che per diverse volte si è opposta alla discesa dei prezzi. Possibile un tentativo di rimbalzo da quel livello.
MEDIOBANCA (MI:MDBI) riconosce il supporto in area 7.5€ disegnando una significativa long white. Possibile che questo sia un importante bottom di periodo.
Bpm (MI:BAMI) mostra timidi segnali di reazione dopo aver toccato i minimi assoluti a 1.64€. Il superamento di 1.75€ potrebbe innescare un repentino tentativo di rimbalzo!
FCA (MI:FCHA) si riporta a contatto con i 13€ (livello che non vedeva da oltre 13 mesi). Possibile che il minimo di venerdì rappresenti un importante bottom di periodo.
Si riporta su valore interessanti anche Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (nel 2018 0,203€) che se conferma la politica di dividenti del recente passato staccherebbe cedole a 2 cifre!
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