Panoramica mercati - settimana del 18 aprile

 | 17.04.2016 10:56


Si verifica quel tentativo di riequilibrio tra Europa (e Giappone) rispetto agli USA che si era prospettato la settimana precedente. Ma il rialzo è stato quasi corale, con poche eccezioni sui principali indici.

Il dato sul PIL cinese in linea con le attese conferma i buoni indicatori visti recentemente, e anche per gli USA lo spettro della recessione continua per il momento a non trovare appiglio nei dati, non brillantissimi ma che non preannunciano gravi sbandamenti, a partire dalle prime trimestrali uscite. Insomma il quadro si sta rasserenando, ed anche l’emergenza sul sistema bancario è in parte rientrata, con un rimbalzo prepotente del settore.

In questo contesto il FMI abbassa di nuovo le previsioni di crescita mondiale e mette ancora in guardia sui rischi di stagnazione. Ma stima ancora un 2016 a +3,2% (precedente stima a +3,4%), variazione che sarebbe comunque superiore al +3,1% del 2015. E poi +3,7% nel 2017, crescita ancora superiore. Insomma si grida costantemente al lupo, ma il pericolo non viene di fatto riflesso nei numeri pubblicati.

Indici che ritornano in prossimità dei primi seri ostacoli da dove qualche ritracciamento è possibile, ma nel complesso cominciano ad aumentare le probabilità che i minimi di febbraio possano tenere per l’anno in corso.