Panoramica mercati - settimana 27 giugno

 | 26.06.2016 11:33


Lo spettro del Brexit si concretizza venerdì mattina, con aperture da incubo per le principali piazze europee e soprattutto per molti istituti bancari. Uno schiaffo all’Europa da molti inaspettato, visto il rally dei mercati fino a giovedì sera.

Ora qualche tempo per capire le vere implicazioni: la ratifica ufficiale da parte del parlamento britannico (con un nuovo premier), le eventuali rinegoziazioni degli accordi, le mosse dell’Europa per parare il colpo sia sui mercati finanziari che sullo scenario politico, dato che analoghe istanze separatiste stanno fioccando ovunque in queste ore.

Alcuni fattori da rilevare nel contesto: tranne il sud-europa, le variazioni settimanali alla fine rientrano nel campo di una “normale” settimana debole sui mercati (la borsa inglese chiude la settimana addirittura positiva. Inoltre, i minimi di venerdì coincidono in molti casi -non certo casualmente- con i minimi di febbraio. Questo non garantisce nulla, ma certo i mercati hanno avuto venerdì l’opportunità di affondare veramente il colpo, e per ora non lo hanno fatto. Infine, gli emergenti hanno per ora sostanzialmente ignorato l’evento, con chiusure di venerdì deboli ma senza traccia di panico.

C’è ora da aspettare innanzitutto che scenda la volatilità, poi che si formino possibili nuovi segnali di reazione da questi livelli o (più probabilmente) da poco sotto. Certo lo scenario di ulteriori profondi crolli non può essere escluso a priori, ma per il momento lo reputo poco probabile. La faccenda ha importanti implicazioni politiche per l’Europa, ma è difficile pensare che da sola possa generare un rallentamento significativo delle economie globali.