Perché il cambio EUR/JPY dimostra l’attuale dilemma del mercato

 | 16.02.2022 16:30

In Cina lo Shanghai Composite ha chiuso moderatamente al rialzo oggi, ma ben al di sotto dei guadagni registrati questo mercoledì da altri indici regionali, come il nipponico Nikkei ed il sudcoreano KOSPI.

La narrazione sul mercato dice che un’inflazione meno forte in Cina (la lettura sull’indice IPC di gennaio pubblicata oggi) consentirà alla PBoC, la banca centrale cinese, di allentare l’accomodamento, il che dovrebbe essere un bene per l’economia della nazione. Ma, come abbiamo notato più volte di recente, quando la Federal Reserve statunitense ha adottato la sua recente posizione interventista sugli aumenti dei tassi, i titoli azionari a Wall Street sono stati puniti, dal momento che dei costi di prestito più alti probabilmente peseranno sui profitti delle aziende.

La situazione di oggi dell’indice di riferimento cinese dipinge alla perfezione il dilemma dei trader: comprare su un’economia più sostenibile o vendere sull’inasprimento della politica monetaria? Oggi i trader hanno optato per un tiepido compromesso, uno smorzato rialzo dei titoli azionari.

Ma il dilemma cresce in tutto il mondo e la correlazione è persino più ovvia nel mondo delle valute. Consideriamo la coppia euro-yen.

I trader dovrebbero optare per la più robusta crescita economica del Giappone oppure scambiare in base alla scelta di inasprire della Banca Centrale Europea, più aggressiva rispetto alla politica allentata della Banca del Giappone?