Perché Lyft è una scommessa più rischiosa di Uber in una recessione

 | 07.11.2022 15:43

  • Lyft è più vulnerabile del suo maggiore rivale, Uber, in un potenziale rallentamento economico
  • La principale debolezza che rende Lyft più esposta allo shock economico è che non è riuscita a diversificare negli ultimi due anni
  • Uber ha capitalizzato sul boom delle consegne espandendosi in altre categorie, rendendo i suoi affari più resilienti
  • Il tonfo del 70% di Lyft (NASDAQ:LYFT) quest’anno non sembra giustificabile a prima vista. La società di ride-sharing di San Francisco si sta riprendendo dalla perdita di affari per la pandemia, promettendo di mantenere la redditività in un periodo di instabilità macroeconomica.

    Per il trimestre terminato il 30 giugno, la società ha riportato utili rivisti di 79,1 milioni di dollari, superando di gran lunga i 18,1 milioni attesi dagli analisti. I ricavi sono balzati del 30% dall’anno scorso a 991 milioni di dollari.

    Per quanto riguarda gli utili del terzo trimestre, in programma questo lunedì dopo la chiusura dei mercati, gli analisti sentiti da Zacks si aspettano un balzo delle vendite del 22% a 1,05 miliardi rispetto ad un anno fa, mentre gli utili per azione dovrebbero schizzare a 0,08 dollari.

    Ma questa crescita degli utili non nasconde il fatto che Lyft sia molto più vulnerabile del suo maggiore rivale, Uber Technologies (NYSE:UBER), in un potenziale rallentamento economico. E questo è il principale motivo per cui il mercato è diventato così bearish su Lyft. Gli analisti hanno drasticamente tagliato le stime sugli EPS per la compagnia.

    La principale debolezza che rende Lyft più esposta allo shock economico è che non è riuscita a diversificare negli ultimi due anni. In un momento in cui il ride-hailing ha davanti numerose pressioni, compresa la persistente carenza di autisti, l’aumento dei costi e i problemi normativi, Lyft è costretta a passare al taglio dei costi.

    Evidenziando questi problemi poco prima del report sugli utili del terzo trimestre, Lyft ha scritto ai dipendenti che taglierà il 13% dello staff, per la riduzione delle spese dei consumatori tra inflazione alta e peggioramento dell’economia. In una nota riportata dai media, i co-fondatori John Zimmer e Logan Green affermano:

    “Non siamo immuni alla realtà di inflazione e rallentamento dell’economia. Abbiamo bisogno che il 2023 sia un periodo in cui ci sia un’esecuzione migliore, senza dover cambiare piani in risposta ad eventi esterni; e la dura realtà è che oggi siamo costretti a farlo”.

    Malgrado la generale ripresa del ride-hailing nel mondo post-pandemico, Lyft non rappresenta un’opportunità di investimento interessante. Se si vuole approfittare della debolezza nella gig-economy, penso che Uber sia una scommessa migliore.

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    Il vantaggio di Uber Eats

    La strategia post-pandemia dell’amministratore delegato di Uber, Dara Khosrowshahi, è stata quella di capitalizzare sul boom delle consegne espandendosi in altre categorie, come prodotti dei mini-market, alcol e prodotti alimentari, diventando molto di più che una semplice app di ride-sharing.

    La società di San Francisco la scorsa settimana ha riportato che la divisione di consegne alimentari, Uber Eats, ha generato 13,7 miliardi di dollari di prenotazioni lorde nel terzo trimestre. La divisione, che offre consegne da ristoranti, negozi di alimentari ed alcol, è arrivata a rappresentare circa il 33% del fatturato totale della compagnia.

    Questa forza è la ragione principale per cui le azioni di Lyft ed Uber hanno preso strade diverse quest’anno, con gli investitori che hanno trovato molto più valore in Uber. Mentre il titolo Lyft è crollato di oltre il 70% negli ultimi 12 mesi, le azioni Uber hanno perso circa la metà di quella percentuale.