Perché stavolta il dollaro salirà … nonostante Trump

 | 21.08.2018 16:01

Anche se il secondo round degli attacchi del Presidente USA Donald Trump alla Fed ha pesato sul dollaro, i segnali tecnici indicano che la valuta di riserva mondiale continua a mantenere una traiettoria in salita.

Ieri Trump ha criticato la Fed per l’aumento dei tassi dicendosi “non entusiasta” degli interventi della banca centrale e suggerendo che la Fed non sta facendo ciò che sarebbe giusto per il paese. Aveva usato le stesse parole per indicare il suo disappunto quando ha attaccato la Fed il 19 luglio.

Anche se il dollaro ha ridotto i guadagni della giornata, ha comunque continuato a salire. E ora sembra intenzionato ad ignorare le dichiarazioni.

Ci sono quattro motivi per cui stavolta è diverso rispetto all’ultima volta in cui Trump ha fatto crollare la valuta della nazione, quando il suo commento secondo cui il dollaro troppo forte “ci sta uccidendo” ha scatenato il crollo del 12% del biglietto verde tra il gennaio 2017 e il febbraio 2018:

  1. Il dollaro allora si trovava al massimo di quattro anni
  2. In quel periodo, l’economia USA stava rallentando mentre quelle di Europa e Cina acceleravano; ora la situazione si è capovolta.
  3. I tassi di interesse sono saliti dallo 0,5% all’1,75-2,00%.
  4. Nel corso dello scontro commerciale, il dollaro è diventato la principale valuta rifugio