Petrolio a 80$?

 | 30.09.2018 12:49

In questa analisi voglio accendere i riflettori sull’oro nero, precisamente sul suo future con scadenza a Novembre 2018.

Nonostante l’energia data da fonti rinnovabili avanzi rapidamente, questa non sembrerebbe incidere sulla quotazione del petrolio nella misura in cui ci si sarebbe potuti aspettare (ribasso della quotazione contenuto anche dai tagli alla produzione); certo, difficilmente rivedremo il record storico del Luglio 2008 quando il prezzo al barile sfondò i 145$, ma è altrettanto vero che la dipendenza da questa commodity è ancora lontana dall’essere sconfitta.

Tornando ad una analisi puramente grafica, l’analisi tecnica ci suggerisce che le quotazioni potrebbero rapidamente tornare intorno ai 78/80$ andando così ad invalidare i tentativi d’inversione di un trend rialzista iniziato nel Gennaio 2016 (a seguito dei tagli alla produzione decisi nell’accordo di Vienna) che al momento non sembrerebbe in nessun modo voler cambiare direzione.

Ciò che ci indica questo prezzo è il testa e spalle rialzista che si è configurato nel ritracciamento del trend rialzista principale, il chè suggerisce la partenza di un nuovo impulso rialzista.

Questa figura, perfettamente simmetrica, si è attivata la settimana scorsa e dopo un pullback da manuale ha dato il via ad una accelerazione dei corsi proprio nella giornata di venerdì.

Nel 1° grafico daily possiamo vedere come il trend rialzista in oggetto sia caratterizzato da sequenze crescenti di massimi e minimi di swing significativi, in quest’ottica il superamento del max di periodo situato intorno ai 75$ (area evidenziata in giallo) confermerebbe la forza del trend primario.

Anche la stagionalità è a favore di un rialzo delle quotazioni visto che stiamo entrando nel periodo freddo dell’anno e di conseguenza verso maggiori consumi di questa materia prima cosi come del Natural Gas.

Ciò che ho evidenziato nel 2° grafico daily e la figura di inversione di cui ho parlato all’inizio di questa analisi ovvero il testa e spalle rialzista, il suo target si calcola misurando l’ampiezza che intercorre tra la testa e la neck line (linea rossa spessa) e proiettando tale ampiezza dalla rottura della neck line che è anche il punto di attivazione di questa figura (area evidenziata in azzurro). Il target di questa figura ci porterebbe quindi nell’area dei 79$ (area evidenziata in azzurro) dov’è presente anche la return line (parallela) della trend line inferiore (linee nere) che sta fungendo da supporto dinamico.

Per chi non si fosse ancora posizionato, penso che ogni ribasso potrebbe essere sfruttato per entrare long con un 1° target in area 75$ (area evidenziata in giallo) ed un 2° tra 78 e 80 dollari (area evidenziata in azzurro). Molto importante sarà l’andamento della prossima settimana in quanto segnerà anche l’inizio del mese di Ottobre, l’idea è che se il prezzo dovesse subito segnare un massimo superiore a quello di venerdì potremmo assistere ad un ritracciamento che potrebbe essere l’ideale per posizionarsi long; se al contrario lunedì il mercato dovesse scendere, questo ribasso potrebbe essere sfruttato cercando conferme di prezzo che permettano di entrare long ad un prezzo più vantaggioso, ciò che però è importante e che non smetterò mai di ripetere è di aspettare sempre delle conferme di prezzo e di non entrare mai per paura di perdere il treno, perché quasi sempre questa istintività porta a perdere soldi.

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Se il max di periodo a 75$ non dovesse essere superato allora questa analisi dovrebbe essere rivista in quanto a quel punto ci potremmo trovare in una situazione di probabile inversione del trend, in questo caso l’area che farebbe da spartiacque sarebbe quella tra i 67 e i 62 dollari, ma tengo a specificare che non rappresenterebbe comunque un buon punto d’entrata per posizionarsi short; ma come già scritto, al momento il grafico non mostra segni di debolezza quindi non ha senso parlare di posizionamenti short in questa disamina.

In ottica di lungo periodo dopo gli 80$ non vedo grandissime resistenze fino ad area 90$ ma parlarne ora sarebbe decisamente prematuro, tra l’altro rispetto ad altri asset finanziari le commodity sono particolarmente influenzate da notizie di carattere esogeno, quali riunioni Opec, instabilità geopolitiche, ecc., pertanto le analisi di lungo periodo risultano più soggette a queste variabili che ne riducono inevitabilmente le probabilità di successo. Come di consueto il mio invito, rivolto in particolar modo ai trader neofiti, è quello di utilizzare size adeguate al proprio capitale, in modo da poter “sopportare” anche delle oscillazioni di prezzo che sono intrinseche ai mercati finanziari.