Petrolio e inflazione al centro dell’attenzione

 | 01.06.2022 10:05

Ultima sessione di maggio che descrive appieno il sentiment e le preoccupazioni che hanno accompagnato i mercati da inizio anno. L’Europa apre il suo vaso di Pandora, annunciando nella stessa giornata il suo piano di sanzioni energetiche verso la Russia e pubblicando le letture sul livello di inflazione.

Con i rialzi dei prezzi sul greggio e con un’inflazione europea che registra un’inaspettata fiammata, passando dal 7,4% di aprile all’8,1% di maggio (record storico dall’inizio delle registrazioni da gennaio 1997), gli investitori ritornano a predicare prudenza. La lettura ha naturalmente posto la BCE sotto forte pressioni, aumentando le speculazioni del mercato su un rialzo dei tassi di 50 pb a luglio. In parole povere indici in calo: Parigi -1,43%, Francoforte -1.29%, Milano -1,11%, Madrid -0,89%, Amsterdam -0,78% e Londra -0.22%.

Seduta americana che chiude anch’essa in ribasso, dopo aver oscillato da negativo a positivo per tutta la giornata. È interessante notare come il Bitcoin, spesso visto come un indicatore di rischio per gli investitori, abbia invece chiuso la seduta al rialzo tornando a scambiare sopra $31.000.

Petrolio e sanzioni energetiche che restano al centro dell’attenzione. Mentre l’Unione Europea si prepara a colpire la Russia, l’India potrebbe invece approfittarne diventando un hub di raffinazione de-facto per l'Europa. L'India sta infatti acquistando quantità record di greggio russo (a forte sconto), facendo funzionare le sue raffinerie al di sopra della capacità e catturando la rendita economica degli spread. Si stanno quindi riscrivendo le regole del commercio globale di petrolio con il rischio di generare solamente un minore impatto sulla Russia, a vantaggio di alcuni Paesi, e con un maggiore costo per l’Europa.