Plug Power, un titolo per investire sul megatrend dell’idrogeno

 | 20.05.2021 15:31

La spinta globale verso fonti di energia pulita ha portato alla ribalta le aziende attive nel settore, Plug Power (NASDAQ:PLUG) è tra queste. Vediamo perchè

Il percorso di transizione energetica spinto dal Recovery Fund europeo di cui il Green Deal è architrave e dall’operato del presidente Joe Biden, che ha confermato l’impegno degli Stati Uniti circa le tematiche ambientali, mettono senza dubbio le energie pulite in primo piano come megatrend d’eccellenza nel prossimo futuro.

Tra le varie energie che trarranno beneficio dalla transizione energetica vi è sicuramente l’idrogeno, che secondo Bank of America (NYSE:BAC) si aggiudicherà il 25% della quota di tutta la domanda di petrolio entro il 2050.

Per il colosso finanziario statunitense, entro il 2050 il mercato raggiungerà un valore di 2.500 miliardi di dollari con un potenziale infrastrutturale di 11.000 miliardi di dollari. Questo tipo di energia è al centro dei piani di molti Governi e nel lungo periodo potrebbe aiutare a ridurre le emissioni anche per quanto riguarda la mobilità, con i grandi costruttori di automobili sempre più attivi nel creare standard sostenibili.

L’Agenzia internazionale dell'energia sostiene che la domanda di idrogeno stia continuando a salire e che questa fonte permetterà di tagliare 830 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 a livello globale. Nella visione strategica dell’UE, per centrare l’obiettivo previsto tra 30 anni, la quota d’idrogeno nei consumi finali di energia crescerà fino a rappresentare un quarto dei consumi.

La spinta globale verso fonti di energia pulita ha portato alla ribalta le aziende attive nel settore. Tra questi spicca Plug Power (NASDAQ:PLUG), le cui azioni sono aumentate in maniera esponenziale lo scorso anno in scia all’euforia degli investitori circa la tecnologia promettente che sta dietro alle celle a combustibile a idrogeno che l’azienda produce.

Nonostante quest’anno il titolo abbiamo invertito rotta vi è un enorme potenziale al rialzo visti i cambiamenti considerevoli che la società e le aziende dovranno adottare in linea con la transizione verde. Inoltre sembra essere passata la bufera che aveva interessato l’azienda a marzo per i problemi di contabilità che avevano portato Plug Power ha riformulare i bilanci per gli anni fiscali 2018 e 2019, nonché alcuni recenti documenti trimestrali.

“Ora che guardiamo avanti, rimaniamo impegnati a creare valore a lungo termine e a continuare la nostra missione per far progredire l’economia dell’idrogeno in Nord America e oltre. Ringraziamo i nostri azionisti e altri azionisti per la loro pazienza mentre lavoriamo per completare questo processo”, ha dichiarato Andy Marsh, CEO di Plug Power, in un comunicato stampa della società del 14 maggio scorso.

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Su questo tema, ad attirare la nostra attenzione è stato il certificato Cash Collect di Société Générale con ISIN XS2278315457 che ha come sottostante proprio Plug Power. Vediamo dunque cosa dice l’analisi tecnica sul titolo quotato al NASDAQ.

Azioni Plug Power: l’analisi tecnica

Le quotazioni di Plug Power stanno riprendendo vigore a Wall Street dopo aver testato il supporto orizzontale a 18,40 dollari l’11 maggio scorso. La ripresa delle forze rialziste da quest’area di concentrazione di domanda potrebbe permettere ai compratori di invertire la tendenza ribassista partita dai top registrati a gennaio 2021 in area 75,50 dollari.

Il prossimo ostacolo per la risalita è espresso dal livello dinamico ascendente che collega i minimi registrati a settembre e ottobre 2020, ora transitante a 28,40 dollari, mentre la debolezza di inizio anno verrebbe messa da parte solo con una violazione della trendline ribassista che collega il massimo assoluto precedentemente menzionato con quello registrato il 9 febbraio, ora transitante a 30,50 dollari.

In questo caso le azioni Plug Power avrebbero molto spazio di manovra al rialzo, almeno fino al prossimo livello di concentrazione di offerta in area 38 dollari. La positività verrebbe meno con una chiusura al di sotto dei 18,40 dollari, fatto che darebbe modo ai venditori di riportarsi presso il prossimo supporto a 13,50 dollari.