Alessandro Balsotti | 09.10.2018 09:34
Martedì 8 Ottobre
Ieri è stata una giornata pesante per l’Italia, come era da attendersi dopo che il livello di conflitto tra Roma e Bruxelles era ulteriormente salito durante il w/e. I livelli che avevano tenuto nelle ultime settimane sono stati violati: 300bp di spread tra Bund e BTP (306), 3.50% per il BTP 10Y (3.57%), 1.50% per il BTP 2Y (1.52%). Non credo però che la rottura avrà molto seguito, perlomeno prima di una legge di bilancio più dettagliata e dell’azione delle agenzie di rating (26 ottobre). Nella tipica dinamica altalenante dell’interazione del nostro governo con l’Europa penso possa ora arrivare una fase (non definitiva ovviamente) di ammorbidimento. I contatti bilaterali, bypassando per un po’ la Commissione (ieri sera Di Maio è volato in Germania), potrebbero funzionare in questo senso.
Wall Street era a regime ridotto per il Columbus Day. Ha provato ad estendere il ribasso delle ultime sessioni (l’S&P 500 è arrivato a perdere intra-day circa 0.7%) per poi recuperare e chiudere sostanzialmente flat la sessione. Continua comunque a mostrare maggiore difficoltà il Nasdaq (-0.7%).
L’IMF inizierà a breve i suoi lavori annuali (a Bali in Indonesia). Intanto ha pubblicato le sue proiezioni di crescita, riducendo quella globale per il 2019 da 3.9% a 3.7% (previsione di 3 mesi fa), primo ridimensionamento dal luglio 2016, prendendo atto della debolezza di alcune economie emergenti.
Vi lascio con qualche grafico, per un JCI Daily in formato ridotto.
…insieme all’Italia. Le banche europee hanno perso correzione coi tassi (core), spaventate dai disagi ‘perfierici’…
… non solo in Italia…
A Wall Street si è invertita da qualche mese la tendenza alla sovra-performance dei mega-cap tecnologici (FANG+)…
Questo un settore che sotto-traccia (almeno per me) sta nettamente sotto-performando da qualche mese e sta ora accelerando al ribasso…
Il grafico dello stock forse più ‘divisivo’ del mercato…
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