Possibile premio del 13% annuo con il certificate su BPER, Banco BPM e FinecoBank

 | 15.02.2024 09:36

Inflazione ancora calda e tassi che non scendono, a brindare è ancora il settore bancario, dopo un 2023 con utili da record anche il 2024 promette bene. Il certificate targato Vontobel con Isin DE000VM75125 su BPER Banca, Banco BPM e FinecoBank (BIT:FBK) stacca premi trimestrali con memoria del 3,25% (13% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato, alle date di valutazione, del 40% dal livello iniziale.
Cedole con Effetto memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Possibilità di rimborso anticipato dal sesto mese. In particolare, le barriere del rimborso anticipato sono decrescenti, del 5% a semestre, dal 100% del livello iniziale alla prima data di valutazione, fino all'80% finale. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal livello iniziale. Il certificate quota sotto la pari a 989 euro.

Utili da record per le banche italiane

Il 2023 è stato un anno record per gli utili delle banche italiane, con i cinque maggiori istituti tricolore che hanno ottenuto profitti per 21,1 miliardi e un rialzo del 77% rispetto al 2022. Ma la corsa non è finita e gli analisti rimangono ottimisti anche sul 2024.
Nell’ultimo anno, l’aumento degli utili è arrivato grazie alla crescita del margine di interesse aggregato (+45%) e del calo delle rettifiche (-48%). “Si chiude uno degli esercizi più positivi di sempre per le principali banche italiane grazie soprattutto ai proventi da interessi sostenuti dalla politica dei tassi della BCE”, evidenzia Marco De Bellis, socio di Value Partners.
Per quanto riguarda l’anno in corso, il tanto atteso calo dei tassi viene sempre più rimandato e, al di là delle decisioni della BCE, “le banche potrebbero consolidare queste performance focalizzandosi sulla crescita dei proventi commissionali rafforzando ulteriormente le divisioni protection, advisory e wealth management”, prevede De Bellis.
Queste commissioni hanno rappresentato un terzo dei ricavi nel 2023, con un calo annuo del 2,4%, mentre il margine di interesse ha pesato per il 59%. Unicredit (BIT:CRDI) ha registrato utili per 8,6 miliardi (+54%), Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) per 7,7 miliardi (+76%), Mps per 2 miliardi (dalla perdita di 178 milioni dell''anno prima), Bper Banca (BIT:EMII) per 1,5 miliardi (+5%), Banco Bpm (BIT:BAMI) per 1,26 miliardi (+85%). La crescita del margine di interesse è stata significativa soprattutto per Intesa Sanpaolo (+54%), ma anche per Mps (+49%), Banco Bpm (BIT:PMII) (+42%) e Unicredit (+31%), mentre il dato di Bper non è confrontabile per il cambiamento di perimetro.

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Il taglio dei tassi si allontana

Da inizio anno il mercato scommette su un’inflazione domata dalle banche centrali e nel conseguente taglio dei tassi. Ma come sempre quando tutto è già scontato in Borsa poi, accade qualcosa di diverso. I dati mostrano, prima in Usa e poi in Europa, che i prezzi rimangono caldi e l'inflazione è una brutta bestia da addomesticare. Se martedì è stata la volta dei dati Usa con i prezzi sopra le attese, per l’Europa bisognerà attendere ancora una settimana, con la pubblicazione dei dati macro in agenda giovedì 22 febbraio. L’ultima rilevazione di gennaio segnava un +2,9%I segnali sono quelli di un’inflazione ancora alta con tassi che calano molto più lentamente delle attese, a beneficio del settore bancario. Stavolta però i due Continenti potrebbero mostrare evoluzioni diverse, con un Europa più debole e un’economia Usa ancora calda. Nonostante questo, gli analisti rimangono ottimisti per il comparto e credono che il boom degli utili non sia finito con valutazioni del settore ancora sottovalutate.
Nel 2023, la BCE ha portato i tassi sui depositi dal 2,5% dell’8 febbraio al 4% del 20 settembre, il tasso di riferimento è passato dal 2,5% di febbraio al 4,5% di settembre. Per il 2024, è probabile che la media dei tassi rimanga più elevata o uguale rispetto a quella del 2023.Gli esperti di DBRS Morningstar evidenziano che gli utili operativi delle banche hanno beneficiato di un margine di interesse netto (NII) elevato. “Per il 2024, i margini medi dovrebbero rimanere al di sopra dei livelli storici mentre le banche si stanno proteggendo in un contesto di tassi più bassi attesi per assicurarsi alcuni benefici dell'NII e ridurre la sensibilità dei ricavi alle variazioni dei tassi.
Gli stessi istituti appaiono ottimisti, con UniCredit che punta a un utile 2024 pari o maggiore agli 8,5 miliardi del 2023 e con Intesa Sanpaolo che vede i profitti netti del biennio 2024-2025 salire da 7,7 miliardi ad almeno 8 miliardi.
Un'evoluzione della redditività che, stando alle previsioni dei vertici delle banche italiane, dipenderà da tre elementi. Il primo riguarda il margine di interesse che, secondo le attese degli istituti, dovrebbe mantenersi sostanzialmente analogo a quello dell’intero 2023 anche se con un andamento semestrale inverso: più forte nei primi sei mesi del 2024 e più debole – dopo i previsti tagli dei tassi di BCE – nella seconda parte dell’anno.
Il secondo elemento che condizionerà in modo positivo la redditività è l’andamento atteso dei ricavi commissionali, in particolare nel risparmio gestito e nelle assicurazioni vita, che è previsto in ripresa nella seconda parte dell’anno quando i tassi scenderanno. Il terzo elemento che favorirà il mantenimento di un elevato livello dei profitti anche nel 2024, sempre secondo i banchieri italiani, riguarda le previsioni sul costo del rischio di credito. Per ora tutte le maggiori banche, sulla base delle attuali previsioni macroeconomiche, ritengono che il livello delle rettifiche su crediti si manterrà su livelli prossimi a quelli (bassi) del 2023.
Una buona soluzione di investimento in uno scenario ancora forte per i bilanci del comparto è quella di un certificate che rende anche in caso di correzione o cali importanti, in questo caso non oltre il 40% dei titoli coinvolti.In questo contesto Vontobel ha realizzato un certificate ad alto rendimento potenziale a cui si affianca una barriera protettiva elevata per difendersi dagli imprevisti.

Soluzione di investimento

Il certificate di Vontobel con Isin DE000VM75125 con sottostanti tre delle principali banche italiane come BPER Banca, Banco BPM e FinecoBank stacca premi trimestrali con memoria del 3,25% (13% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato alle date di valutazione del 40% dal livello iniziale.Le cedole godono dell’Effetto memoria per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. Dal sesto mese, scatta la possibilità di rimborso anticipato a 1.000 euro, che si riproporrà ogni trimestre, se tutti i sottostanti saranno pari o sopra il livello iniziale. In particolare, le barriere del rimborso anticipato sono decrescenti, del 5% a semestre, dal 100% del livello iniziale alla prima data di valutazione, fino all'80% finale. Il certificate è sempre rivendibile a mercato aperto e a scadenza tra tre anni è prevista una protezione del capitale fino a cali del 40% dei sottostanti dal livello iniziale.
La tabella di seguito mostra i livelli di riferimento del certificato: