Postumi dello Champagne per i tassi?

 | 05.01.2023 12:40

Festeggiare il calo dell’inflazione tedesca potrebbe essere prematuro in quanto le difficoltà per i venti contrari alla performance delle obbligazioni, soprattutto quelle denominate in euro, rimangono. I verbali della Fed potrebbero non soddisfare tutte le speranze caute dei mercati.

Teniamo le bollicine ancora in fresco per un po’

Il classico “pop” dell’apertura delle bottiglie di champagne si è sentito in tutta Europa quando l’ufficio statistico tedesco ha pubblicato una serie di dati sull’inflazione per il dicembre 2022 drammaticamente inferiori a quelli del mese precedente. Tuttavia, gli investitori più cauti potrebbero voler tenere le bollicine in frigo ancora per un po’, per evitare di trovarsi di fronte a una marea montante di inflazione core con gli altrettanto caratteristici postumi dello champagne. Come ha osservato il nostro team economico, il mese scorso l’inflazione core potrebbe aver subito un’accelerazione. Inoltre, le misure governative responsabili del contenimento artificiale dei tassi d’inflazione potrebbero allungare i tempi di ritorno all’obiettivo del 2%.

“L’inflazione core potrebbe aver subito un’accelerazione il mese scorso”.

Questo ci rende inquieti per il calo dei tassi di mercato di ieri. Certo, il rendimento dei Bund è ancora in rialzo di oltre 60 punti base dal minimo di metà dicembre e molti partecipanti al ritorno da due settimane di pausa potrebbero faticare a capire perché i rendimenti siano saliti così tanto. Per farla breve, le ragioni sono da ricercare nella riapertura della Cina, nel graduale innalzamento del tetto di rendimento dei titoli di Stato giapponesi da parte della Bank of Japan e nel fatto che i funzionari della Banca Centrale Europea (BCE) hanno ribadito che, per riportare l’inflazione sotto controllo, sarà necessario un ulteriore inasprimento.

Azzardiamo che i dati sull’inflazione di dicembre finora non serviranno a placare i loro timori, ma forse si attendono notizie migliori dai restanti indicatori sull’inflazione che saranno pubblicati questa settimana, a partire dalla Francia oggi, per chiudere con la zona euro venerdì.

I rendimenti dei Bund hanno raggiunto nuovi massimi a fine dicembre e si sono allineati ai rendimenti dei Treasury