ETF di azioni privilegiate: entrate stabili in tempi incerti

 | 22.10.2020 13:47

Cercate entrate stabili? Le azioni privilegiate sono uno dei molti strumenti che possono servire allo scopo.

Oggi, prenderemo in esame le caratteristiche delle azioni privilegiate e due ETF che ne offrono esposizione.

È importante notare che le azioni privilegiate possono avere caratteristiche diverse a seconda dei paesi. La nostra discussione si basa su quelle emesse negli USA.

Azioni privilegiate: vantaggi ed inconvenienti

Le azioni privilegiate hanno le caratteristiche dei bond, che pagano un’entrata fissa, e dei titoli azionari, che rappresentano il possesso di una compagnia. I detentori, che solitamente li comprano per avere entrate e non necessariamente per la crescita, hanno diritto ai pagamenti dei dividendi in base a tempistiche prefissate, in modo simile ai pagamenti degli interessi dei bond.

Il settore bancario è al momento il segmento più ampio dell’universo delle azioni privilegiate negli USA, in quando molte banche hanno emesso queste azioni dopo la crisi dei subprime e la contrazione economica di oltre un decennio fa. È uno dei modi migliori per le banche per soddisfare i requisiti di capitale maggiori imposti dagli enti regolatori.

Mentre gli utili delle compagnie non hanno molta influenza sul prezzo delle azioni privilegiate, i tassi di interesse ed i rating del credito costituiscono dei fattori importanti.

In caso di bancarotta e liquidazione gli azionisti delle azioni privilegiate hanno la priorità su quelli delle azioni ordinarie. Questo maggiore diritto sugli asset di una compagnia è in parte il motivo della definizione “privilegiate”.

Ma si trovano dopo i creditori, quindi questi azionisti vengono pagati solo se restano soldi dopo il risarcimento di tutti i creditori senior. Per via di questo rischio legato alla subordinazione, le azioni privilegiate pagano tassi più alti rispetto ai bond della stessa compagnia.

Un altro motivo dei tassi del dividendo più alti: le azioni privilegiate sono riscuotibili, perciò sebbene non abbiano una data di scadenza, solitamente vengono emesse con una previsione di riscossione a cinque anni. Se i tassi di interesse scendono, le azioni privilegiate possono essere scambiate ad un sovrapprezzo e possono essere facilmente riscosse dall’emittente alla pari.

Ad esempio, se le azioni privilegiate riscuotibili sul mercato hanno un dividendo del 5%, quando i tassi di interesse scendono all’1%, l’emittente può acquistare le azioni in circolazione. E poi riemette nuove azioni privilegiate con un tasso del dividendo minore. Una mossa simile aiuta la compagnia a diminuire il costo del capitale. Tuttavia, l’azionista originario viene svantaggiato.

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Infine, possono esserci dei vantaggi fiscali per i dividendi delle azioni privilegiate per gli investitori USA, che a tal proposito potrebbero chiedere maggiori informazioni ai loro commercialisti o consulenti finanziari.

Tenendo a mente questi aspetti, ecco due ETF di azioni privilegiate che consentono agli investitori di acquistare un portafoglio di queste azioni:

1. Invesco Preferred ETF

  • Prezzo attuale: 14,73 dollari
  • Range su 52 settimane: 9,71 - 15,28 dollari
  • Rendimento dividendo: 5,04%
  • Percentuale di spesa: 0,50%

L’Invesco Preferred ETF (NYSE:PGX) offre esposizione ad azioni privilegiate a tasso fisso valutate in dollari ed emesse negli USA. Il fondo ha cominciato gli scambi nel 2008 e viene riequilibrato mensilmente.