Michael Kramer | 17.03.2025 11:35
Sarà una settimana interessante. Dopo tutto, l’indice S&P 500 non scende spesso per cinque settimane consecutive, quindi bisogna pensare che questa potrebbe essere la settimana in cui il mercato tenta un rimbalzo. Da quello che posso dire, l’ultima volta che è sceso per almeno cinque settimane di fila è stato nell’aprile e all’inizio di maggio del 2022, e prima di allora tali eventi sembravano rari.
L’indice ha anche chiuso al di sotto della sua banda di Bollinger settimanale inferiore, il che indica che è piuttosto ipervenduto a questi livelli, suggerendo un potenziale rimbalzo.
C’è una buona possibilità, ma se avverrà o meno è da vedere. I dati tecnici potrebbero non essere validi in un ambiente che sembra essere in preda a uno sciopero dei compratori. Ma soprattutto, è probabile che la Banca del Giappone stabilisca il tono dei futuri rialzi dei tassi, il che potrebbe avere un impatto significativo sul cambio USD/JPY.
Sebbene non si preveda che la BOJ aumenti i tassi questa settimana, ci si aspetta che segnali ulteriori rialzi nel corso dell’anno. Ciò metterà al centro dell’attenzione lo spread tra iShares U.S. Treasury Bond ETF (NYSE:GOVT) e i JGB, che giocherà un ruolo fondamentale nel determinare l’andamento del cambio USD/JPY.
La coppia USD/JPY si trova a un livello cruciale e avrà un impatto significativo sulle prossime mosse del mercato. Tuttavia, prevedere la sua direzione da qui non è facile, poiché si trova di fronte a una tendenza al ribasso, a una resistenza orizzontale e alla media mobile esponenziale a 10 giorni. C’è una forte resistenza intorno a 149-149,25 e se la BOJ segnalerà altri rialzi dei tassi - come dovrebbe - è probabile che la tendenza generale di USD/JPY rimanga al ribasso, il che significa che lo yen si rafforzerà.
Ritengo che uno yen più forte suggerisca un potenziale calo dei prezzi delle azioni, mentre un cambio USD/JPY più debole significhi un aumento dei prezzi delle azioni. Questo è il modo in cui la relazione si è sviluppata di recente e non credo che abbiamo raggiunto un punto in cui dovrebbe cambiare o smettere di funzionare.
In secondo luogo, la M2 globale è misurata in termini di dollaro USA, il che significa che la “M2 globale” è essenzialmente solo una proxy del dollaro. In sostanza, si prende la M2 dell’Eurozona e la si converte da euro a dollari, la M2 del Giappone in dollari e così via, per cui se il dollaro si indebolisce rispetto all’euro, il valore della M2, misurato in dollari, aumenterà se la M2 è inizialmente denominata in euro, e viceversa.
Quindi, almeno dal quarto trimestre del 2023, il grafico mostra che il Bitcoin, in questo caso, ha scambiato con circa 20 giorni di ritardo rispetto all’indice del dollaro.
Questo è probabilmente dovuto al fatto che, cosa forse più importante, gli investitori stranieri vendevano valuta locale per acquistare dollari da investire in Bitcoin, ottenendo così l’ulteriore vantaggio di guadagnare la forza del dollaro e i guadagni del Bitcoin. Questa operazione sembra essersi dissolta.
Ciò diventa più evidente quando si esamina la relazione tra USD/JPY e Bitcoin, con un ritardo di 20 giorni.
E con il EUR/USD, ma invece, a fini visivi, utilizziamo il USD/EUR.
Anche in questo caso, per certi versi può sembrare un’operazione M2, ma si tratta di una proxy del dollaro. Ma potrei anche sbagliarmi completamente. Vi lascio decidere da soli.
Link all’articolo originale
Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.