Previsioni DAX e S&P500- Segnali 17 gennaio 2023

 | 17.01.2023 01:44


Il rally della Befana

Il 2023 è iniziato col botto sul mercato azionario, specialmente in Europa dove l'Eurostoxx ha mancato di poco i 4200 punti mentre l'indice DAX è salito fino in area 15150 ed il future ha addirittura superato ampiamente i 15200 punti. Sicuramente la stagionalità (gennaio è sempre un mese rialzista, se non il più rialzista), il mancato rally di Santa Claus e la paura degli investitori di perdere il treno hanno alimentato questo rally d'apertura annuale, ma man mano che arriveranno i dati cercheremo di capirne di più. Anche perchè i temi che avevano fatto crollare i mercati, l'anno scorso, sono ancora tutti lì sul tavolo, con l'aggravante di una recessione che ormai tutti danno per certa.

Nell'ultima ottava abbiamo visto pesanti operazioni di copertura degli short che sui titoli azionari USA si sono protratte per 5 giorni di fila. Gli hedge fund hanno attivamente eliminato il rischio sulle azioni statunitensi grazie alle coperture degli short sui prodotti macro e sui singoli titoli. Diversi fondi hanno fatto fatica a mantenere un'esposizione al rischio appropriata in questo mercato. L'ultimo short squeeze ha creato una forte sofferenza in termini di rapporto profitti e perdite.

Sarà inversione rialzista?


Il numero di orsi sul mercato è sceso dal 52.3% al 40% dal 21 dicembre ma quasi tutti questi operatori sono confluiti nel gruppo dei neutrali, mentre il numero di tori è rimasto piuttosto basso. Perchè anche i prezzi si trovano in territorio di neutralità, se ben guardiamo il future S&P500 mini notiamo come lo schema sia lo stesso visto nella prima parte di dicembre.
Possiamo prendere come riferimento il livello tondo 4.000, se i prezzi confermeranno la rottura a rialzo vedremo una forte continuazione del rally toro, viceversa, in caso di ulteriore fallimento saranno in molti a premere SHORT. Le banche centrali non si pronunceranno prima di due settimane, ma i prossimi giorni saranno comunque interessanti per decidere l'avvenire dei mercati.

I dati macro della settimana


Questa settimana il dollaro potrebbe subire ulteriori perdite se una serie di dati USA tra cui le vendite al dettaglio, i PPI e il Beige Book suggeriranno che le pressioni sui prezzi continuano ad allentarsi. Ma l'attenzione sarà soprattutto rivolta alle trimestrali, grazie alle quali gli operatori valuteranno se le società sono state in grado di far fronte ai venti contrari; tra le più importanti questa settimana abbiamo Goldman Sachs (NYSE:GS) e Morgan Stanley (NYSE:MS).
Inoltre sarà importante seguire i due interventi che Lagarde terrà al World Economic Forum in programma a Davos fino a venerdì, dove terrà un discorso anche il capo del Fondo Monetario Internazionale.
Durante l'ottava ci saranno anche alcuni interventi da parte dei membri del FOMC, mentre mercoledì la banca centrale giapponese comunicherà la sua decisione di politica monetaria e vedremo se apporterà ulteriori ritocchi dopo la decisione shock di alzare la soglia dei rendimenti lo scorso dicembre.

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Analisi macro-ciclica: dove andranno i prezzi?


Indubbiamente, il mercato si sta facendo prendere la mano in questo momento, soprattutto in Europa, dove la BCE ha anticipato che continuerà ad aumentare i tassi ad un ritmo maggiore della Fed. Il sentiment è favorevole al rischio in questo momento e le crescenti indiscrezioni su un'imminente pausa della Fed hanno mandato il dollaro a ribasso.
Ma, ripetiamo quello che abbiamo scritto alcune righe fa, ci troviamo davanti ad uno scenario simile, se non uguale a quello della prima parte dello scorso dicembre, a cui si unisce una sovraperformance dell'azionario europeo rispetto a Wall Street. L'evoluzione futura dei prezzi rimane aggrappata alla trendline che unisce gli ultimi massimi decrescenti del future S&P500 partendo dal massimo record di gennaio 2022. Al momento il livello di riferimento è area 4000, una rottura confermata di questo livello darebbe ulteriore forza al rialzo con i prezzi che verrebbero attratti dall'area 4140, viceversa tornerebbero verso area 3800. Spostandoci sul DAX, in caso di rottura il primo target è posto a 15630 mentre in caso di respingimento tornerebbero su area 14460.
Al momento i prezzi si trovano in gamba 4 del ciclo weekly la cui chiusura è prevista intorno alla seduta di mercoledì prossimo.
Da tenere d'occhio anche l'andamento dei prezzi del future Nasdaq che sono ancora lontani dal tornare a mettere alla prova la media mobile 200 giornaliera.

Di seguito i livelli volumetrici:


S&P500 mini
4200
4134
4050/4080
4000
3960
3900
3873
3826
3775
3742
3705
3635
3600
3544
3395


DAX
15870
15630
15400
15330
15250
15155
15090
14690
14530/14610
14455
14330
14055
13945
13695
13620/50
13600
13440
13225
13165
13060
12955
12840
12760
12640
12430
12272
12110
11950
11680
11210


Questa previsione è redatta il 16 gennaio con i dati disponibili al momento.