Banche: acquistare il rimbalzo del gatto morto

 | 02.11.2020 11:57

Il settore bancario, per ragioni facili da intuire e da condividere, è tra quelli che più hanno accusato il colpo delle conseguenze indotte dalla pandemia.

Tuttavia e finalmente profondi sono i cambiamenti che, loro malgrado verrebbe da dire, si stanno producendo sia sul piano dimensionale che operativo.

La pandemia è piombata sulla beata tranquillità del settore italiano, quasi infastidito dall’essere stato costretto ad interrogarsi sul proprio presente e futuro, almeno quello prossimo.

Sul piano dimensionale ci ha pensato l’operazione Intesa-Ubi a smuovere le acque ed a mettere in moto o accelerare, come un effetto domino, operazioni che interessano diversi players tra cui la zitella che ultimamente è tornata a vivere coi genitori ma che ormai ha il tempo contato perché pare che i genitori appunto stiano per cambiare la serratura della porta di casa per costringerla ad abbandonare definitivamente il calduccio del ventre materno. Parlo di MPS (MI:BMPS).

Sul piano operativo meritano una nota il costo del personale, che rappresenta la principale voce di costo sul lato sinistro del Profitti e Perdite rappresentando oltre la metà (52% nel 2018) di quelli totali.

Personale sempre meno utile all’interno delle filiali fisiche e che si riduce costantemente ponendo sulle spalle di pochi una mole di mansioni e lavoro al limite del sopportabile. La stessa redditività complessiva misurata col ROE (diciamo la redditività del capitale di pertinenza degli azionisti) resta bassissima con le banche d’affari che mostrano risultati nettamente migliori proprio perché offrono servizi a buon valore aggiunto.

Infatti i tassi prossimi allo zero già da tempo e la prospettiva che poco cambierà, anzi che forse peggiorerà nel medio termine, rendono inutile in bilancio la voce Margine d’interesse (differenza tra tassi a cui prestano denaro rispetto a quanto costa loro approvvigionarsene) vero pilastro di redditività fino alla fine degli anni novanta allorché inizia l’inesorabile processo di avvicinamento all’Unione Monetaria Europea che porta con se l’addio ai rendimenti dei BOT a doppia cifra.

Se l’attività tradizionale langue allora ci si aspetta che il sistema si sia fiondato per tempo sui servizi in generale e quello a maggiore valore aggiunto in particolare. Si, ma con calma però.

Nel frattempo è arrivata la concorrenza dentro casa operata dai colossi globali che tutti conosciamo e che insieme ad un antipulci per il nostro cane possono recapitarci anche servizi di pagamento innovativi ad esempio.

Tuttavia, nonostante il quadro su dipinto propongo proprio l'acquisto del settore. Si badi che parlo di un mordi e fuggi, in attesa di un posizionamento long strategico per il medio termine che a questi livelli così sacrificati risulta indubbiamente interessante.

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In questo momento invece si tratta di sfruttare un eventuale rimbalzo di breve: il rimbalzo del gatto morto che come tale non necessita di essere qualificato con grandi analisi.

L’indice di categoria è in un chiaro trend ribassista di lungo termine