Prysmian Spa: un leader di settore è anche leader in borsa? Analisi del titolo

 | 04.08.2023 12:49


Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. In questo ultimo appuntamento settimanale andrò ad analizzare un titolo richiesto da voi lettori: Prysmian (BIT:PRY) Spa. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo). Inoltre di recente ho aperto un blog, i cui dettagli a riguardo sono presenti nel mio profilo Investing. Inoltre aggiungo che le prossime analisi su titoli minoritari, anziché proporle nei commenti come ho spesso fatto, le troverete nel mio “classico stile” sull’appena citato blog.
 
Come anticipato andremo a trattare un titolo quotato a Piazza Affari dal 2007, che si occupa della produzione di cavi che trovano utilizzo nel settore delle telecomunicazioni, nel settore dell’energia (trasporto energia elettrica), fibre ottiche, e cavi ad uso industriale. L’azienda non è presente solo nel suolo italiano, ma conta sedi in tutto il mondo (oltre 50 paesi), essendo leader mondiale nella produzione di cavi. Nonostante l’anno di fondazione sia ben radicato nel passato (1879 con il nome di Pirelli (BIT:PIRC) Cavi e Sistemi) il passaggio a Prysmian giunge solo nel 2005 con l’intercessione del gruppo americano Goldman Sachs (NYSE:GS), il quale chiuse la partecipazione nella società cinque anni dopo. Nel corso del tempo la società, oltre a portare avanti un complesso sistema di ricerca e innovazione, ha potuto ampliare il proprio business anche grazie a molte acquisizioni. Da un punto di vista fondamentale, il profilo di leader viene rispettato: conti sempre in crescita, spese sotto controllo, equilibrio finanziario stabile e un rapido recupero dal 2020. L’indebitamento vale l’88% del capitale aziendale ma da solo, nel contesto in cui è collocato non risulta un numero preoccupante per la società. Nonostante anno su anno i ricavi abbiano registrato un calo, a livello generale il quadro di Prysmian non è intaccato in alcun modo. Da un punto di vista di analisi tecnica gli spunti non sono particolari: stiamo assistendo da un po’ di tempo (circa da inizio 2023) ad un movimento laterale in una fascia di prezzo piuttosto ampia compresa tra i 34,50 euro e i 39 euro, facendo degli arrotondamenti. Il livello su cui si trovano i prezzi in questi momenti è caratterizzato comunque da ombre, il che può far pensare ad un livello di possibile supporto per i prezzi, tuttavia essendo stato più volte superato al ribasso la forza della soglia in questione è notevolmente ridotta lasciando pensare che il punto di arrivo possa essere ancora una volta in prossimità dei 34,50 euro per azione. Da un punto di vista della stagionalità non ci sono indicazioni particolari se non un mese di settembre tendenzialmente negativo. Qualora si verificasse un ritorno nell’area di prezzo citata poco fa, un primo ingresso non sarebbe sbagliato tuttavia, mantenendo un profilo prudenziale anche rispetto al contesto macro il mio giudizio sarebbe più “hold” anche a 34,50 euro per azione, in quanto una rottura di quel rettangolo di lateralità potrebbe dare spazio a ribassi molto più ampi.

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