Quale sarà il top poliennale per i mercati americani?

 | 07.01.2018 21:34

Buongiorno ai Lettori di Investing.com,
oggi andremo a proiettare il massimo futuro e ultimo per i mercati azionari americani utilizzando le tecniche di ProiezionidiBorsa.

Il rialzo in corso è partito dai minimi del 2009 e sembra essere inarrestabile.

Le indicazioni macro-economiche e i più disparati indicatori indicano ormai da tempo come i tempi siano maturi per un sostanzioso ritracciamento.

Anche la solida regola del "7" ha fallito nella sua previsione di un anno (il 2017) al ribasso.

La domanda, quindi, è "fin dove potrà spingersi questo rialzo?"

Per cercare di rispondere a questa domanda siamo andati a studiare tutti i movimenti che hanno segnato un massimo o un minimo importante a partire dal 2000 in poi.

Per i nostri studi abbiamo considerato "La Nuova Legge della Vibrazione" e "Running Bisector".
Minimo del 2002
Il minimo del violento movimento ribassista iniziato dopo i massimi del 2000 corrisponde al III° obiettivo naturale della proiezione ribassista.
Massimo del 2007
Il massimo del 2207 seguito al fallimento di Lehman Brothers corrisponde al I° obiettivo naturale della proiezione rialzista iniziata dopo i minimi del 2002.
Minimo del 2009
Il minimo del violento movimento ribassista iniziato dopo i massimi del 2007 corrisponde al I° obiettivo naturale della proiezione ribassista.

Dopo i massimi del 2000, quindi, i tre principali punti di svolta del mercato sono stati per ben due volte in corrispondenza del I° obiettivo naturale e una volta in corrispondenza del III° obiettivo naturale delle proiezione in corso.

Sebbene siano solo tre i casi analizzati, il II° obiettivo naturale non ha mai svolto un ruolo importante.

Per quel che riguarda la proiezione rialzista in corso il I° obiettivo naturale è già stato superato da un pezzo, così come il II°. A questo punto, quindi, ci sono elevate probabilità che il rialzo prosegua fino al III° obiettivo naturale in area 3085 dove la spinta rialzista si dovrebbe attenuare.