Rame: il cambio direzionale è alle porte?

 | 07.08.2020 15:04

I prezzi del metallo sono nella cosiddetta fase laterale, ingabbiati in un trading range tra 6300 e 6639 dollari.

Lo scenario internazionale conserva e mostra molte ombre, ma nonostante ciò le importazioni cinesi sono cresciute a luglio, particolare attenzione è stata riposta nelle fasi di arbitraggio. L’agenzia delle dogane cinesi ha mostrato dati per circa 762.211 tonnellate di metallo importato, caratterizzando anche l’aumento nel settore manifatturiero. Le importazioni di concentrato di rame sono state di 1,795 milioni di tonnellate a luglio.

I rialzi sono stati dovuti non solo al fattore arbitraggio operando sui futures, ma dietro si nasconde anche una grande scommessa a livello internazionale.

Il rialzo del prezzo non corrisponde all’economia reale considerando che le fonderie europee e in particolare in Germania sono in sofferenza, a causa del problema pandemico.

La domanda di rame del terzo quasi certamente potrebbe diminuire, visto che l’unica economia a “tirare” è la Cina, pertanto si assisterà ad una fase di correzione dei valori della filiera produttiva. Il mese di agosto potrebbe presentare un conto “momentaneamente salato” legato sia alla volatilità e alle aspettative nel settore industriale, portando il metallo verso il livello psicologico posto a quota 6000 dollari se non addirittura a quota 5850.

Da un punto di vista tecnico è necessario fare attenzione al livello di resistenza posto a quota 6639 dollari, che se rotto al rialzo, i prezzi avanzerebbero fino a quota 7200 dollari. Il denaro in circolazione è infinito e con ciò tutto può accadere.

I mercati, vivendo di aspettative sono lontani dall’economia reale, solitamente questo gap viene chiuso. Riteniamo questa ipotesi valida al 30%.