Rare monete antiche

 | 18.01.2018 16:29

In tempi di monete elettroniche, sono ad evidenziarvi qualcosa di davvero curioso.

Da poco più di un anno ho iniziato a cimentarmi nel tentativo di acquistare, durante le tante e varie aste internazionali numismatiche, antiche monete romane, imperiali.

Ho ovviamente diretto la mia ricerca verso monete in ottimo stato di conservazione (da SPL/EF a salire) e di tipo non comune (spec. NC), riuscendo persino, in modo fortunoso ad aggiudicarmene una rarissima (RRR) che non andava in asta da diversi decenni (con la morte di anziani collezionisti gli eredi vendono per capitalizzare, in sostanza).

Nel mio caso, per monete "imperiali romane" intendo da Ottaviano a Teodosio I, in pratica, visto che dopo questo ultimo, l'impero verrà diviso ufficialmente in due entità distinte fra loro, in modo inequivocabile.

Ammetto di aver pensato anche all'investimento finanziario, quando ho iniziato a fare offerte, nel tentativo di aggiudicarmene qualcuna e non solo quindi a soddisfare le ambizioni tipiche di un collezionista appassionato di storia.

Quello che ho scoperto però, nel frattempo, durante queste combattutissime aste on line e dal vivo, è che ci sono indici settoriali che riassumono, attraverso grafici, le dinamiche relative al mercato delle antiche e rare monete, siano esse greche, romane, ecc...

Fra questi, per restare nel vecchio continente, c'è il GB 200 RARE COIN INDEX.

Come potete facilmente notare nel grafico, la resa di un investimento del tipo in oggetto, nel Regno Unito, ha battuto quelli relativi all'oro, al mercato immobiliare e ha persino superato in modo piuttosto netto quelli azionari.

Incredibile vero? Spazio a voi ed ai vostri commenti dunque.

Se invece avete domande, sarò felice di rispondervi, nello specifico.