Revisioni sulla crescita

 | 17.05.2022 10:46

Così come il Fondo Monetario Internazionale aveva rivisto al ribasso, ad aprile, le stime di crescita per il 2022 e il 2023, ieri anche la Commissione Europea, nel tradizionale outlook primaverile, ha deciso di correggere al ribasso le sue stime – le ultime risalgono a febbraio. Effetto invasione russa che, come intitolato nel report europeo, metta alla prova la resilienza economica dell’UE. Crescita rivista al ribasso e inflazione al rialzo, non proprio un bel biglietto da visita per gli investitori già alla prova con sei settimane consecutive di ribassi.

Italia che, stando ai nuovi dati, conferma nuovamente di dover rimandare al 2023 il recupero della ricchezza dei livelli pre-pandemici. Le passate previsioni per il Belpaese vedevano per il 2022 una crescita del +4,10% che avrebbe consentito il recupero della ricchezza, ora tale previsione viene invece quasi dimezzata al + 2,40% posticipando al 2023 il recupero. 2023 che invece vede una crescita che passa dal +2,30% all’attuale +1,90%. Valutazioni che si allineano, sebbene leggermente superiori, quindi con quello del Fondo Monetario Internazionale, il quale stimava per l’Italia una crescita del 2,9% per il 2022 e del 1,7% per il 2023.