Saipem: analisi tecnica

 | 24.04.2017 08:37


Torna sotto pressione Saipem (MI:SPMI) (uno dei peggiori titoli degli ultimi 5 anni), un tempo un titolo anche da cassettista, ora invece solo speculativo adatto ai trader. Qualche anno fa l’azione ci deliziava con ottime performance, poi sono arrivati i periodi bui e l’aumento di capitale che hanno frenato le lunghe corse dei prezzi.

Le quotazioni sono nuovamente ritornate al di sotto di 0.4000 euro, pronte a testare per l’ennesima volta il supporto a 0.3830 euro, dal quale potrebbe partire una nuova speculazione casalinga (almeno per il momento solo così sembra reggersi).

Saipem in 3 mesi ha ceduto oltre 25 punti percentuali; tale andamento ha acuito i problemi emersi con il ribasso degli ultimi 3 anni (-85%) che ha relegato a distanze notevoli le prime resistenze strategiche nel lungo periodo. La permanenza dei corsi al di sopra del supporto speculativo a 0.3830 è strategica per evitare nuovi affondi che confermerebbero la forza del downtrend aprendo le porte verso area 0.3700 euro (2° target 0.3540 euro.

Il supporto fondamentale di lungo periodo è posizionato a 0.3500 euro, la cui violazione in chiusura di seduta, potrebbe spingere i prezzi anche fino in area 0.3000 euro). Sul fronte opposto invece diventa fondamentale la rottura (in chiusura) della resistenza di 0.4350 euro per puntare verso il primo target a 0.4480 euro ma i veri segnali di risveglio si avranno oltre 0.4600 euro con tenuta settimanale.

Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 12%, il 72% in 2 anni, l’84% in 3 ed il 92% in 5 (dal 2000 ad oggi -12%).

Il Gruppo sostiene che nel primo trimestre del 2017 Saipem ha espresso una performance solida, nonostante il perdurare di un contesto di mercato difficile.

Si continua a potenziare il business e a fare in modo che Saipem sia nella posizione migliore per cogliere le opportunità del futuro. Il Grp ha rafforzato la struttura finanziaria, e la nuova struttura organizzativa sarà pienamente operativa nel secondo trimestre.

Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.