Sarà una settimana ribassista sui mercati?

 | 08.08.2022 11:19

  • C’è una recessione? E fino a che punto è coinvolta la politica?
  • La scorsa settimana è stata un colpo di fortuna?
  • Perché penso che al momento ci sia o ci sarà una recessione.
  • Come dovrei interpretare una settimana come la scorsa? Il Dow Jones Industrial Average, che rappresenta i titoli blue-chip, è sceso, e l’indice S&P 500, considerato da molti il miglior indicatore del mercato, è rimasto invariato. Al contrario, gli unici due riferimenti a proseguire un controverso rally sono stati il Nasdaq 100, che rappresenta le big tech, ed il Russell 2000, che rappresenta le small-cap.

    Ecco il mio ragionamento:

    Le big tech e le small-cap possono trainare il mercato?

    Le big tech e le small-cap non bastano a trainare un intero mercato. Certo, possono avere una performance superiore e salire in determinati giorni quando il resto del mercato non lo fa, ma non possono percorrere una strada diversa sul lungo periodo.

    Le big tech e le small-cap possono trainare il mercato con l’inflazione più alta e l’inasprimento più rapido da decenni?

    Ancora più impossibile. Le big tech e le small-cap segnano le perdite peggiori durante gli aumenti dei tassi. Le valutazioni dei tech non giustificano i maggiori costi di prestito e gli affari delle piccole imprese non hanno le opportunità e le risorse per approfittare dei giochi di contabilità.

    Forse la scorsa settimana è stata un colpo di fortuna, e gli indici S&P 500 e Dow torneranno a schizzare?

    Questa è l’unica possibilità, e cercherò di capire se il mercato continuerà a vedere un rally.

    C’è un acceso dibattito sul mercato circa il fatto che il recente rialzo sia un bottom o un rally orso. Al centro della discussione c’è questa domanda: la Fed ha raggiunto il picco dei suoi aggressivi aumenti? Dopo il secondo aumento da tre quarti di punto di fila, il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha suggerito che la banca centrale potrebbe rallentare il ritmo nei prossimi mesi se l’inflazione dovesse mostrare segni di picco, dopo aver raggiunto i massimi di oltre quattro decenni.

    Quindi, che succederà?

    Dopo un sorprendente report sull’occupazione, che Biden usa a sostegno della sua tesi che non ci troviamo in recessione, malgrado ciò contraddica la sua idea di economia mitigata per sostenere la crescita, questa settimana è prevista una pioggia di dati sull’inflazione che sicuramente creerà volatilità: i report sull’indice IPC, IPP e sui costi unitari del lavoro. Inoltre, la Fed seguirà attentamente il dato di venerdì sulla fiducia dei consumatori, che include le aspettative sull’inflazione dei consumatori. La stima della Fed di un tasso del 3,25-3,5% a fine anno potrebbe salire se l’inflazione restasse alta.

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    Il rendimento dei decennali USA è ancora invertito, importante indicatore di recessione.