Saras: breve analisi fondamentale e tecnica

 | 03.03.2017 21:27


Saras SpA (MI:SRS)

Buongiorno a tutti, in questo articolo vorrei esprimere una personale opinione su Saras SpA, titolo che nell’ultimo anno è entrato ed uscito dal mio portafoglio diverse volte.

Come sempre invito tutti a fare una breve analisi fondamentale del titolo dal 2011 ad oggi, di cui riporto un brevissimo riassunto qui sotto:

· Il CCN è stato negativo nel 2014 a -266 mio, anno in cui il titolo per diversi motivi ha quotato in alcuni periodi sotto l’euro/azione, per poi risalire a 485 mio nel 2015 e scendere a 266 mio nel 2016.
· Il Reddito Operativo Lordo invece dopo essere stato negativo dal 2012 al 2014 è passato dai 311 mio del 2015 a 391 mio del 2016.
· Il ROE (ROI x Incidenza gest non caratt. x LEVERAGE) è al 21% ma occhio a non farsi prendere troppo dal dato: infatti come vediamo nella formula tra parentesi, parte del suo valore è attribuito al Leverage che seppur si sia ridotto di molto dal 2014 ad oggi, passando da 5,5 a 3,14 dimostra che la Società continua a finanziare i propri investimenti con prevalenza di capitale di terzi.
· Allo stesso modo anche l’Indipendenza Finanziaria ha visto un netto miglioramento passando da un 21& del 2014 ad un 46% del 2016.
· In ultimo un ottimo Prezzo/Utile a 7,32.

Passando al grafico di analisi tecnica, dopo il forte rally delle ultime due settimane abbiamo toccato i massimi di fine anno ina rea 1,75 ed ora sta iniziando una fase di possibile rintracciamento che potrebbe portare le quotazioni in area 1,53, a mio avviso forte occasione di acquisto.

Supporti inferiori li abbiamo in area 1,34 circa e poi 1,20 ma dubito altamente che rivedremo queste quotazioni. Al contrario rotture decise di area 1.75 riporterebbe il titolo verso i 2 euro.

Ricordo che Saras risulta essere molto sensibile al proprio margine di raffinazione, diffuso settimanalmente, il quale a sua volta dipende in gran parte dalle quotazioni del petrolio, viste da me stabili tra 50 e 60 $ nel corso della prima metà 2017.

La forte crisi petrolifera di Febbraio ha messo a dura prova i paesi Arabi ma anche nazioni come l’Alaska che hanno dovuto rivedere ed aumentare drasticamente la tassazione nonché tentare di dirottare su investimenti indipendenti dal petrolio, per cui vedo difficile che lo stesso petrolio venga fatto scendere cosi tanto e reputo che i 50 $ siano al momento un buon compromesso, almeno fino a che lo shale oil americano non inizierà a farsi sentire sul mercato.