Scommettere su Draghi (Bce) puntando su Intesa: un mix di protezione e rendimento

 | 04.03.2019 10:48

l certificate a codice Isin DE000UY1S429 permette di puntare su Intesa Sanpaolo (MI:ISP), una delle banche più solide a livello europeo, proteggendosi fino a cali del 40% con un potenziale ritorno del 13% l’anno se il titolo non si deprezza.

Analisi su Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo ha chiuso il 2018 con risultati sopra le stime degli analisti e un indice di solidità patrimoniale Cet1 al 13,6% tra i più alti nel Vecchio Continente. Il mercato ha reagito ai risultati con un deciso rialzo in Borsa del titolo che prosegue il suo trend rialzista.

Gli analisti hanno apprezzato non solo la qualità dei numeri ma anche la conferma dell’elevato dividendo, segno che il management non teme rallentamenti in vista, altrimenti avrebbe mantenuto fieno in cascina e tagliato la cedola. E’ il quinto anno di fila che il gruppo centra gli obiettivi e ha tutti i numeri per continuare a ripetersi. Il 2018 si è chiuso con un utile netto di 4,05 miliardi e per quest’anno gli analisti stimano un utile stabile per poi accelerare nel 2020 e 2021. A questi prezzi il titolo appare sottovalutato, quota solo 9 volte il rapporto tra prezzo e utili e il consensus vede 13 analisti che consigliano di acquistare il titolo 16 di tenerlo in portafoglio e solo uno di venderlo con un prezzo obiettivo medio a 2,45 euro ben al di sopra dei 2,065 fissati come livello iniziale e ottenimento del premio annuo del certificate.

A fine 2018 Intesa, come le altre banche italiane, ha sofferto il contesto politico e macroeconomico del nostro Paese. Prima le discussioni accese tra l’esecutivo e la Ue sulla manovra fiscale, poi il taglio di stime sul Pil italiano dalle maggiori agenzie mondiali dal Fondo Monetario Internazionale all’Ocse.

Ora la situazione si sta rasserenando, lo spread è tornato sotto ai 260 punti base e gli economisti scommettono che, il prossimo 7 marzo la Bce annunci manovre straordinarie a favore del comparto bancario, agevolandone i finanziamenti. Questo spiega la buona reazione del settore in Borsa, ma il recupero avrebbe ancora molta strada davanti a sé. Almeno fino a quando non si esauriranno gli effetti positivi di una nuova politica monetaria espansiva della Bce.

Meccanismo tecnico

Il certificate targato Ubs, uno degli emittenti più solidi che vanta un rating Aa3 da Moody’s, A+ da S&P e AA- da Fitch, è arrivato da poco sul mercato, il 18 febbraio scorso, a 100 euro, e offre un buon mix di protezione e rendimento. In particolare tra un anno, il 18 febbraio 2020, potrà essere ritirato a 113 euro se Intesa si troverà sopra il livello iniziale di 2,065 euro (oggi ne vale già 2,15). Poi, ogni tre mesi dal febbraio 2020, si riapre la possibilità di ritiro anticipato con un aumento del premio tale da mantenere invariato il ricco rendimento del 13% annuo. Il certificate scadrà a febbraio del 2024 aumentando così le chance di essere rimborsato a premio.
Il grafico sotto mostra come si è mossa Intesa SanPaolo negli ultimi anni rispetto al livello iniziale (ritiro anticipato con un premio del 13% annuo), la barriera profonda il 40% e valida solo a scadenza. Con una durata del certificate di 5 anni si comprende quanto siano ampie le possibilità di ritiro a premio e anche l’efficacia della barriera di protezione.

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