Scommettere su rotazione settoriale e recupero petrolio con Certificato su Saipem

 | 28.08.2020 10:09

Uno dei settori maggiormente penalizzati dall’esplosione della pandemia da Coronavirus è quello petrolifero. Il comparto ha sofferto del crollo del petrolio WTI, con la materia prima che ha toccato per la prima volta nella storia i -40 dollari al barile a causa dello shock della domanda e da un eccesso di offerta. Sul primo punto, con il sostanziale stop dei movimenti di cose e persone avvenuto durante il lockdown si è assistito ad una contrazione della domanda di oro nero.

Dal punto di vista dell’offerta invece è da evidenziare come si sia verificato un surplus che è stato capace di riempire la totalità dei siti di stoccaggio. In questo senso l’OPEC+ ha cercato di ridurre questo eccesso tagliando la produzione e nel frattempo molte società attive nel campo dell’estrazione e raffinazione della materia prima sono fallite in USA a causa dei prezzi troppo bassi che non garantivano guadagni sufficienti.

Questi eventi e la riduzione delle misure di contenimento dovute ai lockdown hanno contribuito ad un rialzo del petrolio WTI, che nelle recenti sedute è tornato a veleggiare sui prezzi di inizio dello scorso marzo. Un aiuto alle quotazioni potrebbe arrivare anche dagli effetti dell’uragano Laura che si è abbattuto con venti superiori ai 200 chilometri l’ora sulle coste statunitensi tra Texas e Louisiana.

Gli effetti della tempesta, più potente dell’uragano Katrina di 15 anni fa, potrebbero dare ulteriore spinta agli acquisti sulla materia prima. Questo perché il blocco delle attività legate al settore petrolifero dovrebbe causare una riduzione della produzione di 1,56 milioni di barili al giorno. Nel breve periodo un rialzo della commodity potrebbe aiutare le quotazioni di Saipem (MI:SPMI) in Borsa, che nel 2020 hanno lasciato sul terreno il 58,44%. È sicuramente vero che le prospettive per il settore petrolifero in senso stretto non sono rosee. Oltre alle paure di una seconda ondata della pandemia, si deve considerare anche come si stia verificando una transizione energetica per ridurre le emissioni inquinanti con le energie pulite.

h2 Saipem: quadro tecnico e fondamentale/h2

Nei primi sei mesi del 2020 i conti di Saipem non hanno di certo brillato. Nel periodo l’azienda ha registrato ricavi per 3,675 miliardi di euro (-18,68% rispetto alla prima metà del 2019) e una perdita di 885 milioni di euro (utile di 14 milioni di euro nel 1° semestre 2019). La versione del dato “adjusted” (al netto di componenti straordinarie) vede invece una perdita a 132 milioni di euro (utile di 60 milioni di euro nel medesimo periodo dell’anno scorso). L’EBIT “adjusted” si è invece attestato a 42 milioni di euro, segnando una flessione dell’86,4% rispetto ai 308 milioni di euro della prima parte del 2019.

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La guidance annunciata a febbraio 2020 è stata ritirata e i vertici di Saipem hanno deciso di ridurre gli investimenti tecnici di 200 milioni di euro. Mentre nel lungo periodo l’azienda sta affrontando un positivo percorso di transizione energetica, nel breve si potrebbe verificare una rotazione settoriale che da parte degli investitori che permetterebbe di far rialzare la testa a quei titoli fortemente penalizzati in questo rialzo generalizzato dei mercati. In questo senso ad aiutare sarebbero anche i recenti avvenimenti che stanno sostenendo i prezzi del petrolio WTI.