Sell-off in vista?

 | 08.02.2023 10:52

Giornata odierna carente di dati macroeconomici rilevanti con focus per gli operatori sui discorsi dei banchieri centrali. Per l’Italia si attendono i dati delle vendite al dettaglio (dicembre), mentre per gli Stati Uniti le misurazioni sulle scorte e la produzione di greggio. Per la FED si segnalano i discorsi di Williams ad un evento del Wall Street Journal, Kashkari al Boston Economic Club e di Cook e Waller. Per la BCE si attende invece un intervento di Knot.

Nonostante il rally in corso si ritiene che il quadro rimarrà complesso sulla scia di un rallentamento della crescita e di un’inflazione ancora elevata, nonostante i cali rilevati.
La determinazione delle banche centrali a inasprire le condizioni finanziarie rende poco probabile una crescita duratura delle valutazioni azionarie di mercato, una contrazione prolungata degli spread creditizi o un calo sostenuto dei rendimenti obbligazionari.

L’ottimismo degli investitori è indubbiamente elevato e sta alimentando le quotazioni azionarie attuali e probabilmente lo continuerà a fare nel breve termine, ma come già ribadito nelle precedenti analisi, i livelli del Vix e dello Skew index sono di guardia. Di conseguenza tali prezzi vano letti come un invito alla cautela o all'invito di opportunità per non incappare in veloci ritracciamenti o al contrario, per approfittarne con l’apertura di posizioni ribassiste.

In definitiva:
I dati sulla crescita e sull'inflazione, rappresentano potenzialmente “indizi” non favorevoli per gli utili prospettici, mentre la determinazione delle banche centrali a inasprire le condizioni finanziarie rende molto improbabile una crescita duratura delle valutazioni azionarie di mercato, una riduzione degli spread creditizi e/o un calo dei rendimenti obbligazionari.

Il rally in corso dei mercati ribassisti è stato innescato dalla riluttanza del mercato a credere ai messaggi inviati dalle banche centrali. Quando ci sarà il difficile risveglio?

SCENARI PROSPETTICI CONFERMATI RISPETTO ALLA PRECEDENTE ANALISI:
future FTSE MIB ): l’indice nostrano ha il turbo e attacca i massimi del 05 gennaio 2022. Le tre resistenze nel grafico a seguire lo separano dal totale recupero. Nonostante la mancanza di sincronia rispetto allo Sp500, si resta sempre del parere che le altezze raggiunte sono eccessive visto il periodo ed il quadro macroeconomico. Dunque occhio ad improvvisi sell-off!