Settimana complicata per greggio e oro tra OPEC e dati sull’occupazione USA

 | 03.07.2023 12:52

  • OPEC, Fed e report sull’occupazione USA potrebbero comportare una settimana volatile per greggio, oro e altre materie prime.
  • I trader seguiranno con attenzione i piani sul taglio della produzione del ministro del petrolio saudita in occasione del convegno dell’OPEC.
  • Resta l’ottimismo per un potenziale aumento dei prezzi del greggio, mentre l’oro affronta le pressioni dei timori di un rialzo dei tassi.
  • Greggio: inizia lo show dei sauditi

    Il calcio di inizio dei messaggi bullish dei sauditi e di altri produttori si avrà in occasione del convegno del 5-6 luglio dei CEO del settore petrolifero e dei ministri per l’energia dell’OPEC e dei suoi alleati, gruppo noto come OPEC+, che comprende Arabia Saudita e Russia. L’alleanza composta da 23 nazioni produce oltre il 40% della fornitura petrolifera mondiale.

    Determinata a controllare la narrazione di questa riunione, l’OPEC ancora una volta impedirà a Bloomberg, Reuters e al Wall Street Journal di coprire l’evento, come ha fatto in occasione dell’ultimo vertice ministeriale dell’OPEC+ a giugno.

    I sauditi, a capo dell’OPEC+, hanno annunciato tre tagli alla produzione da ottobre, che in teoria rimuoverebbero 2,5 milioni di barili al giorno dalla loro produzione, portandola ad appena 9 milioni di barili al giorno circa a luglio.

    Ma i prezzi del greggio sono schizzati solo brevemente dopo ogni annuncio, in quanto gli aumenti dei tassi della Fed e di altre banche centrali sono diventati un fattore più importante per il mercato petrolifero, che teme che un rallentamento dell’economia mondiale possa influire sulla domanda energetica.

    Alcuni dei più ottimisti prevedono 90 dollari o più per un barile di Brent in scia alle parole del ministro saudita, a cui piace prendere di mira gli short-seller.

    Negli scambi asiatici di questo lunedì, il Brent resta pressoché invariato poco sopra i 75 dollari.