Sguardo sui mercati: Divergenze

 | 08.12.2022 08:49


Continua la correzione dei mercati, sebbene con perdite maggiormente contenute.

L’attuale settimana mostra le incertezze di questo rally azionario, tra correzioni innescate da timori di un’economia ancora troppo sana (vedi NonFarm Payroll e ISM non manifatturiero) così come dell’esatto opposto, ovvero di una prossima recessione (si vedano gli allarmi lanciati dai ceo di Goldman Sachs (NYSE:GS) e JP Morgan (NYSE:JPM)). Ieri i dati sulla bilancia commerciale cinese, più deboli del previsto, hanno alimentato i timori sulla crescita globale e gravato sulle azioni. Ad offrire sollievo alle vendite ci ha pensato la Bank of Canada, la quale ieri ha sì alzato i tassi di interesse in modo aggressivo, per la sesta volta consecutiva, ma ha anche sì aperto la porta ad una pausa del suo ciclo di rialzi. Proferire di pausa ha innescato quella visione dovish e positiva sui mercati, che lascia ben auspicare che possa essere seguita dalla stessa Fed.

Apple (NASDAQ:AAPL) continua a far parlare. La debolezza di Apple e dei suoi fornitori ha ieri inciso sui titoli tecnologici.  La società di Cupertino è scesa di oltre -1% dopo che il fornitore chiave di iPhone, Murata Manufacturing, ha dichiarato di aspettarsi che Apple taglierà ulteriormente i piani di produzione dell'iPhone 14 nei prossimi mesi a causa della debolezza della domanda. Correzioni sono state inoltre registrate sui titoli delle compagnie aeree statunitensi dopo che l'Air Transport Association ha previsto che il crollo della domanda di trasporto aereo di merci continuerà anche l'anno prossimo, con un calo che trascinerà anche le tariffe di trasporto aereo.

Rischio di recessione che sembra tuttavia levarsi quale principale motore di questi ultimi movimenti dei mercati. Lo si evince in particolare osservando sia i movimenti dei settori americani, con i titoli difensivi a sovraperformare, sia soprattutto con i decisi rialzi dei titoli obbligazionari. Mentre lo S&P 500 registra alcune prese di profitto, i titoli obbligazionari (nella figura sono rappresentati i TLT) hanno proseguito verso il rialzo, andando a ridurre quella correlazione che ha accompagnato l’evoluzione tra azioni e obbligazioni in questo 2022.