Si inasprisce la battaglia delle scommesse sul greggio mentre il prezzo crolla

 | 01.12.2020 16:09

Il prezzo del greggio scende per il terzo giorno di fila, con alcuni dei maggiori fattori fondamentali della materia prima che sembrano essere spariti. Mentre la superpotenza dello scisto, gli Stati Uniti, viene devastata dalla stessa pandemia che ha schiacciato la domanda di greggio in tutto il mondo, l’OPEC+ viene lacerata dagli interessi divergenti dei suoi membri.

Lo scontro, che ruota intorno alla decisione di mantenere o meno i tagli alla produzione ancora per qualche mese per via della fragilità economica globale, non è stato risolto, spingendo il cartello a rinviare il suo vertice ufficiale di questa settimana di due giorni, a giovedì.

I dati di oggi sull’attività industriale in Asia mettono in luce la ripresa disomogenea che sta avvenendo nel mondo, con dei dati più solidi nella regione rispetto a quelli di Europa ed USA, facendo presagire una domanda mista. Le prospettive di un aumento della domanda hanno spinto il prezzo del greggio a segnare i rialzi mensili maggiori da maggio.

Ma la previsione di una ripresa disuguale viene rispecchiata nelle diverse posizioni di mercato scelte dai gestori finanziari con scommesse altamente rialziste su 9 mesi rispetto ai 470 milioni di posizioni ribassiste short sui future del Brent riportate ieri da ICE Futures Europe, la loro maggiore posizione short mai registrata.

Questa dissonanza viene rispecchiata nel grafico tecnico del WTI: