Situazione interlocutoria per il BUND

 | 15.01.2014 17:00

Il rally che ha recentemente caratterizzato l’andamento dei principali indici azionari europei, non ha avuto al momento alcun riscontro nella diminuzione di flussi finanziari sul mercato obbligazionario. Complici le dichiarazioni della Bce, che manterrà a lungo un tasso di rifinanziamento così basso, e l’avvicinarsi dell’insediamento del nuovo presidente della Fed, già molto prudente sulle tempistiche del “Tapering” statunitense, anche le quotazioni del BUND hanno ripreso velocemente quota dopo la débacle di dicembre.

La scorsa settimana, infatti, prima è stata superata al rialzo la trendline ribassista di breve/medio periodo tracciabile dai massimi dello scorso novembre e, successivamente, anche l’importante media mobile a 25 daily, fino a raggiungere quota 140,5. A questo punto la situazione diventa piuttosto critica in quanto le attuali quotazioni sono in prossimità sia di supporti che di resistenze tecniche precedenti.

In pratica, dal punto di vista operativo, può succedere di tutto.
Da un lato, i prezzi possono continuare a salire, magari dopo un adeguato pullback sulla già citata media mobile, anche grazie all’impostazione positiva di molti indicatori/oscillatori, ponendosi un target in area 142.

Altrimenti, l’incapacità del obbligazionario tedesco di confermare gli attuali prezzi genererà probabilmente un lento ritorno del BUND fin sotto 139