Pasquale Ferraro | 11.06.2018 10:15
Snam (MI:SRG) prova a reagire dopo essere sceso in area 3.45 euro.
Il piccolo rimbalzo odierno (tenere sempre gli occhi puntati sulle false partenze di Piazza Affari) ha allentato almeno per il momento le tensioni ma serviranno ulteriori sforzi per alimentare le possibilità di medio periodo.
Una vittoria (in chiusura) sopra la resistenza a 3.65 euro fornirebbe una prima indicazione positiva e a quel punto ci saranno buone possibilità di un allungo in direzione del successivo obiettivo a 3.85 euro (1° target).
Fino ad allora il rischio di nuove ricadute resterà alto e potrà concretizzarsi in caso di ribassi (in chiusura) sotto i 3.38 euro introduttivi ad un affondo a 3.32 e successivamente, con quest’ultima violazione, in area 3.19 euro.
Lunedì prossimo verrà staccata la seconda tranche del dividendo.
Il 31 maggio scorso Snam ha confermato che Moody’s Investor Services ha posto under review il rating a lungo termine della Società, attualmente al livello Baa1, in relazione alla connessione al merito di credito sovrano.
Tale azione segue la decisione annunciata ieri da Moody’s di porre in review for downgrade i bond governativi italiani.
Goldman S. invece ha tagliato il rating di Snam da 4.2 a 3.4 euro con rating SELL in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda e alla riduzione delle stime sull’utile per azione per i prossimi esercizi.
Indicatori tecnici (sett.):
RSI(14) Vendere
STOCH (9,6) Vendere
STOCHRSI (14) Ipervenduto
MACD(12,26) Vendere
ATR(14) meno volatilità
CCI(14) Vendere
ADX(14) Neutrale
ROC Vendere
UO Vendere
Williams R: ipervenduto.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.
Evoluzione prevedibile della gestione
Snam prosegue il proprio impegno per lo sviluppo delle infrastrutture del gas naturale in Italia, attraverso un programma di investimenti tecnici che per il 2018 ammonta a circa 0,9 miliardi di euro.
Snam conferma anche per il 2018 la propria attenzione all’efficienza operativa e l’obiettivo di proseguire il percorso di ottimizzazione della struttura finanziaria di gruppo.
Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, la domanda di gas naturale sul mercato italiano a fine 2018, in termini normalizzati per la temperatura, è prevista in riduzione rispetto ai livelli del 2017 (75,2 miliardi di metri cubi), in linea con lo scenario di progressivo miglioramento dell’efficienza energetica nel settore tracciato dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica, per il ritorno alla normalità idrica dopo la scarsità del 2017 e per la ripresa a pieno regime degli impianti nucleari francesi con il conseguente ritorno delle importazioni a livelli storici.
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