Soros e Rockefeller scelgono le criptovalute. È un buon momento per partecipare?

 | 12.04.2018 14:20

Man mano che il mercato delle valute digitali matura, una serie di magnati finanziari, alcuni di loro un tempo cripto-scettici come George Soros o la famiglia Rockefeller, cominciano a prendere posizione in questa fiorente classe di asset.

Si tratta ovviamente dello stesso George Soros che a gennaio, durante un discorso reso al Forum economico mondiale di Davos, ha definito le criptovalute una bolla. All’inizio della settimana, però, Bloomberg ha riportato che il Soros Fund Management da 26 miliardi di dollari della famiglia ha intenzione di scambiare asset digitali.

La divisione di venture capital “Venrock” della famiglia Rockefeller prevede un approccio diverso.Venrock ha stretto una partnership con CoinFund per aiutare gli imprenditori a lanciare imprese basate su blockchain. All’inizio del mese, il partner di Venrock David Pakman ha riferito a Fortune : “Volevamo collaborare con questo team che sta facendo investimenti e sta davvero aiutando ad ideare una serie di diversi progetti basati su cripto-economie e cripto-token”.

Questi nuovi partecipanti non stanno passando inosservati nella comunità delle cripto.

Charles Hoskinson, Amministratore Delegato di Cardano, ha twittato: “I soldi dei Rockefeller, dei Soros e dei Rothschild entrano nel mondo delle criptovalute … sembra che le regolamentazioni dovranno essere un po’ più indulgenti”.

Bisogna notare che, sebbene Hoskinson abbia ragione riguardo ai Rockefeller ed ai Soros, i “soldi dei Rothschild” a cui si riferisce sono in realtà una partecipazione nel Bitcoin Investment Trust (OTC:GBTC) ottenuta dalla Rothschild Investment Corporation nel 2017, notizia che aveva scatenato i mercati fino a quando non si è scoperto che la compagnia non aveva niente a che fare con la famiglia Rothschild.

Warren Buffet potrebbe essere il prossimo a salire sul carro delle cripto? A gennaio aveva dichiarato che secondo lui “faranno una brutta fine”, ma allora neanche Soros era un fan del settore.

Il fatto che sempre più investitori istituzionali tradizionali stanno entrando nel mondo delle cripto cosa potrebbe comportare per l’asset?

A molti piacerebbe vedere i prezzi tornare verso le cifre esaltanti della fine del 2017. Al momento, tuttavia, i token più popolari come Bitcoin, Ethereum e Ripple non sono stati spinti. In effetti, il BTC, che era solito schizzare alle stelle, è ora scambiato a meno di 7.000 dollari, l’Ethereum si attesta a poco più di 400 dollari, mentre il Ripple è a poco meno di 0,51 al momento della scrittura.