Sull’euro pesano forze opposte e divergenze

 | 25.08.2021 16:34

Da quando ha toccato il picco di gennaio, l’euro è sceso del 5%. Sulla moneta unica hanno pesato dei temi conflittuali: il suo status di bene rifugio contro le previsioni di tassi di interesse più elevati.

Di conseguenza, il cambio EUR/USD si trova schiacciato tra due forze contrarie. Quando sale l’incertezza sugli sviluppi economici, la domanda dei beni rifugio sale; mentre i tassi tendono a salire con il miglioramento dell’economia.

Il dollaro USA è stato sostenuto da entrambe le forze opposte e si è generato un rally, ma durerà?

Dipende a chi lo si chiede. Il miliardario di DoubeLine Capital Jeffrey Gundlach crede che la politica USA, che da ai consumatori USA del denaro che viene speso in merci cinesi, sostenendo l’economia asiatica anziché quella statunitense, potrebbe ledere allo status di riserva globale di valuta di cui gode il dollari. E questa posizione è il motivo principale che spiega la forza del dollaro.

Potrebbe essere vero nel lungo termine. Nel breve termine, gli analisti di Goldman Sachs hanno alimentato le aspettative verso l’annuncio del tapering da parte della Fed durante il Simposio di Jackson Hole di questo weekend. Se questo dovesse accadere, il contrasto tra la posizione della Fed e quella della BCE crescerebbe, un contrasto che ha già portato la moneta unica al minimo di nove mesi per via dei diversi tassi di interesse e delle divergenze di politica monetaria.