Tesla, il movimento correttivo è terminato?

 | 10.07.2017 16:35


Ormai da due settimane il titolo Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) sta attraversando una fase di correzione, con l’apice raggiunto nella sessione di giovedì scorso; infatti a seguito dei test da parte dell’istituto assicurativo per la sicurezza stradale, l’auto Model S non ha ottenuto un punteggio top, provocando in poche sessioni una discesa del titolo di circa il 6%.

Complice anche questo movimento correttivo, General Motors (NYSE:GM), con una capitalizzazione di mercato di 52,6 miliardi, scavalca Tesla, scesa a 50,6 miliardi di dollari, diventando così il gruppo automobilistico più capitalizzato di Wall Street.

Questa settimana può però essere decisiva per Tesla per invertire il trend negativo, poiché Elon Musk (amministratore delegato di Tesla) ha annunciato venerdì scorso che il primo modello della Tesla Model 3 è stato finalmente prodotto.

La nuova berlina elettrica a 5 porte avrà un’autonomia di 350 km e costerà solo 35 mila dollari, diventando così accessibile anche al cittadino medio.

Va sottolineato che già 400 mila clienti, versando una caparra da 1.000 dollari, hanno prenotato il nuovo modello, che sicuramente rivoluzionerà il mondo dell’auto per la portata dell’impatto.

L’obiettivo dichiarato da Musk è quello di aumentare la produzione fino a 20.000 unità al mese entro Dicembre 2017, in modo tale da poter accontentare al più presto tutti i clienti.

Notizie positive arrivano anche dal fronte Australiano, dove l’azienda californiana è riuscita a battere la concorrenza e costruirà la più grande batteria agli ioni di litio mai realizzata a livello mondiale.

Con questo progetto l’Australia spera di risolvere il problema dei continui black out nel sud del paese.

A Wall Street il titolo Tesla sta scambiando attualmente in area 310 dollari, poco sopra l’importante supporto di area 300 dollari.

Tali livelli avevano costituito la base del movimento laterale di aprile, fornendo supporto al successivo break rialzista di fine maggio, che aveva proiettato il titolo fino ai massimi storici a quota 386.90 dollari.

Se il mercato riuscirà a mantenere i livelli attuali, siamo dell’ottica di cercare pattern a sostegno di entrate long, tenuto conto che potremmo prima assistere ad una certa lateralità.

Viceversa qualora osservassimo un deciso break al ribasso, con chiusure in area 280 dollari, potremmo aspettarci un ulteriore correzione fino a quota 250 dollari.

Analisi studi e grafici a cura di Filippo Giannini di TradingFacile.eu