Tetto al debito Usa: Fed a rischio Soros

 | 19.01.2023 12:39


Il libro “Zero Coupon” di Paul Erdman, uscito nel 1993, sembra attuale nel descrivere come le banche centrali abbiano perso potere nel tempo, a causa dell’eccessiva liquidità del sistema, mentre il mercato abbia sempre ragione, anche se la colpa generalmente è attribuita a speculatori quali Soros che hanno l’abilità di indovinare lo scenario che poi si verificherà e sfruttarlo con operazioni sui mercati finanziari. L’attacco speculativo su sterlina e lira del 1992 potrebbe paragonarsi a quello che potrebbe succedere a yen e franco svizzero lato tasso di interesse e bilanci delle banche centrali, con ripercussioni sul cambio. Lo stesso vale per il tetto sul debito americano, in vista dello sgonfiamento degli attivi delle Fed che monetizza il debito pubblico, anche se in misura minore (in termini di pil) delle altre banche centrali.

 “Quando quel Geroge Soros ha guadagnato un miliardo e mezzo in un mese, chi l’ha perso?”   

“La Bank of England. Perché ha annunciato al mondo di voler difendere la sterlina fino alla morte. Stupidi. Ma è quello che hanno fatto. E alla fine, inevitabilmente, dovrei dire, hanno perso.Ora se pensi che le autorità inglesi siano ostinate quando si tratta del valore della sterlina, aspetta di vedere come le autorità tedesche, soprattutto gli ultraconservatori che dirigono la Budesbank, reagiranno quando il simbolo vero e proprio della supremazia tedesca, il loro amato marco, verrà attaccato. Prometteranno di difenderlo anche oltre la morte, per l’eternità. E anche loro finiranno nella mer**.”

“ Perché è inevitabile?” Perché, ancora una volta, i tempi sono cambiati. Prima le banche centrali del mondo, come la Bank of England e la Bundesbank tedesca, avevano a disposizione più denaro di chiunque altro, quindi potevano parare pressoché qualsiasi attacco. Non è più così. Ci sono centinaia e centinaia di miliardi di capitale in mani private che fluttuano in giro per il mondo, in attesa di una opportunità come quella di cui sto parlando. Quando sentono odore di preda, mettono in moto un muro di denaro che si abbatte su una banca centrale come l’onda di una marea. Di questi tempi non ci si trova mai difronte al classico ‘o la va o la spacca’. Oggi si parla semmai di ‘o la spacca adesso o la spacca più tardi’. In altre parole, di fronte a una simile situazione oggi per una banca centrale è sempre meglio arrendersi e svalutare quasi subito, piuttosto che cercare di opporsi e perdere molti miliardi di dollari in quel gioco a somma zero. Come la Bank of England ha scoperto nel 1992 e come la Budensbank scoprirà presto.”
  

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