L’ETF ANT (non trasparente) da tenere sotto controllo

 | 20.10.2020 13:34

Il crescente interesse degli investitori per gli ETP ha portato allo sviluppo di vari tipi di ETF.

Il 16 settembre, la U.S. Securities and Exchange Commission ha messo in evidenza l’importanza degli ETP sui mercati del capitale statunitensi, affermando in una dichiarazione:

“Ci sono circa 2.370 ETP USA, che comprendevano complessivamente circa 4,3 mila miliardi di dollari di asset al 30 giugno 2020.Gli ETP rappresentano circa un terzo dei volumi di trading azionario complessivi negli Stati Uniti e questa percentuale è regolarmente aumentata negli ultimi anni”.

Non solo ci sono ETF specializzati in vari settori, regioni e temi ma, nel novembre 2019, la SEC ha approvato i cosiddetti “ETF attivi non trasparenti (ANT)”, che combinano la flessibilità della gestione attiva con i requisiti legali e le caratteristiche degli ETF.

Al contrario degli ETF tradizionali, che pubblicano la loro composizione quotidianamente, consentendo un prezzo in tempo reale, liquidità e facilità di trading, questi ETF di tipo ANT svelano la loro composizione trimestralmente.

La frequenza di questa dichiarazione è stata oggetto di preoccupazione durante i dibattiti e le ricerche che hanno poi portato all’approvazione del nuovo prodotto, un anno fa.

Gli ETF solitamente hanno spread bid e ask ristretti e sono scambiati ad un valore molto vicino a quello reale dei titoli posseduti. Quando la composizione di un fondo è nota, gli operatori dei mercati possono facilmente e con frequenza confrontare il prezzo dell’ETF con i prezzi degli asset del fondo.

La SEC sottolinea che i fornitori degli ETF “garantiscono che il prezzo di mercato delle azioni dell’ETF non si discosti troppo dal valore degli asset sottostanti dell’ETF stesso”. Altrimenti, i grandi operatori dei mercati potrebbero approfittare dell’opportunità di arbitraggio e gli investitori retail ne sarebbero svantaggiati.

Nel frattempo, i gestori di fondi attivi sono preoccupati per la possibilità di una “anticipazione” da parte di trader di terze parti che speculano che un gestore stia per cambiare gli asset di un ETF. Se chi gioca d’anticipo agisce prima del gestore dell’ETF, gli investitori potrebbero non avere i benefici della gestione attiva.

Dopo anni di discussioni tra la SEC ed il settore, nel caso degli ETF ANT, si è arrivati ad un accordo in base al quale gli sponsor del fondo pubblicheranno un portafoglio temporaneo che fornisca “sufficienti informazioni per mantenere il prezzo del fondo in linea con i valori degli asset”. Ma le informazioni non distruggono il valore della strategia di investimento di un gestore.

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Sebbene gli ANT siano ora del tutto legali ed operativi, la SEC vorrebbe che gli investitori capissero che, in periodi di liquidità limitata, gli investitori retail potrebbero dover “affrontare spread maggiori e di conseguenza ottenere prezzi che non rispecchiano accuratamente il valore delle loro azioni”.

Negli ultimi 11 mesi, più di una decina di ETF ANT hanno cominciato il trading sulle piazze statunitensi e si prevede che questo numero cresca considerevolmente entro il decennio. Oggi, ci concentreremo su uno di questi fondi.

American Century Focused Dynamic Growth ETF

  • Prezzo attuale: 67,25 dollari
  • Range su 52 settimane: 37,71 - 70,28 dollari
  • Percentuale di spesa: 0,45%

L’American Century Focused Dynamic Growth ETF (NYSE:FDG) offre esposizione a compagnie a crescita ad alta capitalizzazione con un potenziale di apprezzamento del capitale a lungo termine. Il fondo replica l’indice Russell 1000 Growth Index.